La relazione tra il microbiota intestinale (flora batterica) e la comparsa di malattie metaboliche (obesità, diabete) e neuropsichiatriche è stata ampiamente documentata, così come l’efficacia della somministrazione dei probiotici (microrganismi vivi) nel controllo dei processi infiammatori.

Ma esistono dei probiotici che possono ridurre la massa grassa e contemporaneamente indurre effetti benefici sulla psiche?

Lo hanno indagato i ricercatori della Sezione di Nutrizione Clinica e Nutrigenomica, Dipartimento di Biomedicina e Prevenzione dell’Università di Tor Vergata (Roma) su 48 donne normopeso e sovrappeso, trattate per 3 settimane con una sospensione orale di probiotici (3 grammi).

I partecipanti, sottoposti a valutazione della composizione corporea e del profilo psicologico mediante questionari, sono risultati per il 26% normali come peso e massa grassa, il 24% normopeso (indice di massa corporeo BMI <25 kg/m2), ma con massa grassa superiore alla norma, e il 50% preobeso con BMI tra 25 e 30 kg/m2 ed eccesso di massa grassa.

Al termine dell’assunzione dei probiotici è stato osservato un effetto dimagrante nei soggetti preobesi, ossia una diminuzione significativa del BMI (7%), della circonferenza addominale (9%) e della massa grassa (8%) e un aumento della massa magra; un decremento del (3%) di tessuto adiposo negli individui normopeso con massa grassa superiore.

E’ stato interessante rilevare in tutti i soggetti un miglioramento di disturbi del comportamento emozionale, quali percezione errata del proprio corpo, insoddisfazione, depressione, ansia, turbe ossessivo/compulsive, fobia, paranoia e alterazioni del sonno.

Il lavoro è stato pubblicato sulla rivista Journal of Translational Medicine, nel giugno 2017.

Microbiota intestinale

E’ un ecosistema dinamico e complesso contenente circa 1 kg di batteri nell’adulto, paragonabile al peso del cervello umano.

Composto da 14 famiglie, 45 generi e 400-500 specie di microrganismi nel tratto intestinale, viene influenzato dalla dieta e interferisce con il sistema immunitario, il metabolismo e l’umore dell’ospite mediante il rilascio di mediatori (neutrotrasmettitori): Lactobacillus e Bifidobacterium producono il trasmettitore GABA; Escherichia, Bacillus e Saccharomices spp, la noradrenalina; Candida, Streptococcus, Escherichia e Enterococcus, la Serotonina; Bacillus, la Dopamina; Lactobacillus, l’acetilcolina.

Per questo è stato chiamato anche psicobiota: è coinvolto nei disordini psichiatrici come stress, ansia e depressione, regola la neuroinfiammazione, la risposta neuroendocrina allo stress e il comportamento.

Sospensione di probiotici nello studio

Sono stati somministrati probiotici Bifidobatteri e Lattobacilli, in particolare Streptococcus thermophilus SGSt01, Bifidobacterium animalis, lactis SGB06, bifidum SGB02, Lactobacillus delbrueckii spp., bulgaricus DSM 20081, Lactococcus lactis subsp.lactis SGLc01, acidophilus SGL11, plantarum SGL07, reuteri SGL01.

Gli effetti positivi su stress psicologico, ansia, depressione, controllo dell’appetito ed effetto sul peso corporeo, li rendono degli psicobiotici.

L’azione sul comportamento si è manifestata tramite l’asse microbiota intestinale-cervello: i mediatori prodotti dai batteri hanno modulato la funzione cerebrale e viceversa, dal cervello alla secrezione intestinale.

L’esperienza clinica sta sempre più mettendo in evidenza l’importanza della personalizzazione di probiotici e dieta, in base alla composizione corporea, al microbiota intestinale e al comportamento alimentare.