A chi non è capitato di alzarsi in piena notte e mangiare qualcosa? Dovete sapere però, che se questo modo di fare diventa un'abitudine, è sbagliato e questo perché chi mangia di notte è a rischio diabete e altre patologie cardiovascolari.

Lo dice la scienza

Un team di ricercatori del Messico ha preso in esame alcuni topi da laboratorio, analizzando i grassi contenuti nel loro sangue dopo i pasti. Dagli studi è emerso che quando i topi venivano nutriti durante le ore di sonno, avevano un'impennata dei trigliceridi rispetto a quando ricevevano il cibo durante la normale attività giornaliera.

Hanno così potuto affermare l'effetto del ritmo cardiano, ovvero che l'alternarsi del giorno e della notte determina differenti funzioni nell'organismo e che quindi è presente nel nostro cervello una componente regolatrice dei ritmi sonno-veglia e che senza di essa, non ci sarebbe invece alcuna distinzione e quindi, alcuna impennata dei trigliceridi. Chi rischia di contrarre diabete o patologie cardiovascolari a causa dello stravolgimento del ritmo cardiano, sono soprattutto alcune categorie di lavoratori come ad esempio quelli che devono alternarsi con dei turni e i frequenti viaggiatori.

Controllare il ritmo sonno-veglia nelle 24h è possibile?

Certo è che le persone che svolgono alcuni tipi di lavori devono, per forza di cose, mangiare di notte e dormire di giorno e anche se dopo qualche tempo ci si abitua, non è affatto una buona abitudine e questa potrebbe portare probabilmente una maggiore percentuale ad ammalarsi precocemente delle malattie sopra elencate.

La ricerca dell'Università Autonoma Nazionale del Messico pubblicata sull' Experimental Physiology non è stata l'unica ad affermare la nocività per il corpo umano dell'alternare gli orari del ritmo sonno-veglia, anche un team di ricercatori della David Geffen School of Medicine dell'Università della California ha dimostrato che mangiare abitualmente durante gli orari notturni ridurrebbe la capacità di memorizzazione e di apprendimento.

C'è stata anche una ricerca della O'Donnell Brain Institute di Dallas che ha dichiarato che i danni possono addirittura arrivare al favorire lo sviluppo del cancro alla pelle. E per chi proprio non può farne a meno come un panettiere? I ricercatori consigliano di cercare almeno di seguire uno stile di vita sano, lontano da bevande alcoliche e fumo di sigaretta.