Un potente solvente utilizzato nella rimozione di vernici e grassi, il diclorometano avrebbe contaminato diverse partite di acqua minerale commercializzata in Italia. Il Ministero della Salute, secondo lo Sportello dei Diritti, avrebbe già allertato il sistema europeo Rasff. Anche perché l'Acqua minerale naturale è uno dei prodotti più commercializzati a livello europeo. Da quanto si è potuto appurare finora il distributore avrebbe già iniziato a ritirare dal mercato i vari lotti incriminati. Vediamo cosa dice esattamente l'avviso del Ministero e quali potrebbero essere i potenziali rischi e cosa fare per evitarli.

Il Comunicato del Ministero della Salute

Il Ministero della Salute ha inviato al sistema di allerta europeo l'avviso 2157.2017 il 15 dicembre 2017. L'avviso menziona solo la presenza del solvente in acqua minerale naturale proveniente da Italia, Malta e San Marino, ma non vengono fornite indicazioni per identificare la marca o il distributore. Comunque, a breve il Ministero della Salute dovrebbe inserire tutte le informazioni utili all'identificazione del prodotto contaminato nella sezione Avvisi di Sicurezza del suo sito. E', quindi, consigliabile usare prudenza nell'acquisto dell'acqua minerale almeno per qualche giorno.

Quali sono i rischi del diclorometano

Come accennato sopra il diclorometano o cloruro di metilene è un potente solvente usato nella chimica organica.

Per queste sue caratteristiche è considerato estremamente nocivo e potenzialmente cancerogeno. Nell'industria alimentare fino a qualche tempo fa veniva utilizzato nel processo di decaffeinazione del caffè, per poi essere sostituito dall'anidride carbonica supercritica meno pericolosa per la salute.

Secondo gli esperti un'esposizione prolungata al diclorometano può comportare nei casi più gravi l'insorgenza del cancro.

In particolare è stata notata una correlazione sospetta con i tumori al polmone, al pancreas e al fegato. Inoltre, se per caso una certa quantità del composto chimico venisse in contatto con la cute potrebbe causare il dissolvimento del tessuto lipidico, cioè la parte grassa della pelle. Questo potrebbe portare all'insorgenza di semplici irritazioni o di vere e proprie ustioni. Per l'alta pericolosità di questo solvente in molti paesi europei è obbligatorio indicare sull'etichetta l'eventuale presenza del composto chimico.