Una guida spericolata è, da tempo, associata a disturbi psichici, come ad esempio il disturbo borderline della personalità, e in generale tutti quelli che comprendono un certo grado di impulsività patologica. I risultati della ricerca pubblicata sul "Comprehensive psychiatry" illustrano però una nuova correlazione: nei pazienti affetti da disturbo bipolare o da disturbo depressivo maggiore infatti, l'impulsività alla guida sarebbe un fattore predittivo per il suicidio.
Lo studio
I ricercatori hanno infatti analizzato 52 persone affette da disturbo bipolare o disturbo depressivo maggiore, 26 dei quali avevano tentato il suicidio in passato.
I soggetti hanno poi compilato dei questionari in cui si indagavano i comportamenti impulsivi e il decision making. Le risposte sono poi state comparate a quelle del gruppo di controllo.
I risultati
I risultati hanno mostrato una correlazione estremamente forte: il 95% dei soggetti con disturbi psichiatrici con una storia di suicidio alle spalle hanno dichiarato di avere comportamenti rischiosi alla guida e alti livelli di impulsività alla guida; nessun altro comportamento a rischio ha mostrato qualche tipo di correlazione. Nell'esperimento, si sono indagati i soggetti con 3 tipi di disturbo psichiatrico: il disturbo depressivo maggiore (o mdd), il disturbo bipolare di tipo I e il disturbo bipolare di tipo II.
Se già il numero di suicidi associati al mdd è alto, per quanto riguarda il disturbo bipolare i dati sono quanto mai allarmanti: il suicidio è la prima causa di morte fra i pazienti con disturbo bipolare, e il rischio di suicidio è 21 volte maggiore rispetto al resto della popolazione.
Inoltre, un'errata diagnosi e un'errata terapia farmacologica possono aumentare il rischio di suicidio fra i bipolari di 4 volte.
Alla luce di queste informazioni, appare quindi evidente quanto sia assolutamente necessario indagare su tutti i possibili campanelli di allarme che possano indicare non solo un eventuale disturbo non ancora identificato, ma anche a quali rischi sia maggiormente associato il soggetto indicato; in questo caso, la spericolatezza alla guida può indicare con sufficiente sicurezza un alto rischio di suicidio.
Azioni come la guida spericolata, il rifiuto di farmaci, comportamenti ordalici o l'abuso di sostanze ricadono sotto la definizione di "sensation seeking": non hanno l'esplicito intento di suicidio, ma sono comunque ad alta pericolosità. Giovani con simili comportamenti sono quelli che più spesso ricevono, da adulti, la diagnosi di un disturbo della personalità.