Il corpo umano ha un organo in più, finora sempre sfuggito a tutte le ricerche mediche e scientifiche. Possibile? Sì, secondo gli scienziati dell'Università di New York e del Mount Sinai Beth Israel Medical Centre. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista specializzata, 'Scientific Reports', e rischia davvero di rivoluzionare il futuro della medicina applicata sull'essere umano perché potrebbe spiegare alcune malattie e l'invecchiamento cellulare.

Il nuovo organo scoperto è addirittura uno dei più grandi del nostro corpo. Ma come ha fatto a sfuggire, fino al 2018, a tutte le ricerche?

Semplice, finora veniva etichettato come tessuto connettivo. E quindi, pur essendo particolarmente articolato e diffuso nel nostro organismo, i metodi fin qui utilizzati per esaminarlo con il microscopio lo avevano relegato a un qualcosa di compatto e denso.

Con il nuovo organo spiegheremo la diffusione dei tumori?

Gli scienziati di New York e quelli israeliani sono riusciti dunque in una vera e propria impresa: scoprire che l'interstizio è un organo vero e proprio. E si trova sotto la pelle, ma anche in quei tessuti che ricoprono apparato digerente, polmoni, muscoli e vasi sanguigni. Non solo: è costituito da cavità connesse tra loro, con liquido interno, sostenute da fibre di collagene ed elastina.

Agisce come ammortizzatore, ma ora potremmo scoprire malattie e fenomeni che finora non riuscivamo a spiegarci. I più ottimisti sostengono che riusciremo finalmente a capire come si diffondono i tumori. Ma potremmo anche venire a capo del perché le cellule invecchiano e quindi trovare, in futuro, il modo per evitare o ritardare questo processo naturale.

Poi ci sono le malattie infiammatorie degenerative: anche di loro potremmo saperne di più. Infine, forse anche il modo in cui agisce l'agopuntura non sarà più un mistero inesplorato. Tutto questo grazie all'interstizio.

Come è stato scoperto l'interstizio

Per scovare il nuovo organo del corpo umano, è stata utilizzata per la prima volta un tecnica innovativa di endomicroscopia confocale laser.

Permette di vedere, dentro al corpo, i tessuti vivi che ci sono. Non è necessario insomma prelevarli, fissarli su un vetrino e poi guardarli al microscopio. Una tecnica che ha aiutato i ricercatori a far luce su un grande mistero dell'anatomia umana.

La tecnica è stata utilizzata su malati di tumore che necessitavano dell'intervento chirurgico per la rimozione del pancreas e del dotto biliare. Un docente di patologia dell'Università di New York, Neil Theise, ha parlato di scoperta in grado di far fare enormi progressi alla medicina. I campioni di fluido interstiziale potrebbero essere utilizzati pure come strumento di diagnosi.

La diffusione di un tumore all'interno delle cellule avrebbe una spiegazione logica.

Il fluido è in continuo movimento per cui, il cancro all'interno dell'interstizio, aggredirebbe più velocemente tutto il corpo. L'interstizio, infatti, è drenato dal sistema linfatico; è da qui, insomma, che nasce la linfa, fondamentale per far funzionare le cellule immunitarie da cui nasce l'infiammazione.

Ma, come detto, potremmo arrivare a spiegare perché si formano le rughe, perché con l'età si irrigidiscono gli arti, perché progrediscono patologie come la sclerosi e la fibrosi. Tantissime possibilità applicative, dunque.