Si tratta di una sequenza di fotografie incredibili che vengono pubblicate sull'ormai noto e nominatissimo social network Facebook. Le fotografie, scattate da una donna di origini egiziane dal balcone di un appartamento che si affaccia sul Mar Rosso, riprendono l'intera situazione che si è "scatenata" durante una normalissima giornata. La sequenza di immagini mostra come una donna di origini Russe è riuscita a dare alla luce un bambino stando comodamente immersa nell'acqua salata: una scena che riprende la donna durante la sua immersione in acqua, accompagnata da quello che sembrerebbe essere il proprio medico, partire senza neanche troppa fatica ed uscire dall'acqua come se nulla fosse, facendo credere ai passanti di essersi fatta un comunissimo bagno a mare.
Sempre le stesse immagini, in sequenza, riprendono altri due uomini, probabilmente il compagno della donna ed il suo medico, uscire dall'acqua con un bambino in mano ed una bacinella in plastica arancione, dentro la quale è stata messa la placenta e parte del cordone ombelicale che, da quel che si può intravedere dalle stesse fotografie, divenute poi subito virali, sembra essere ancora saldamente attaccato al pancino del neonato.
Il parto in acqua: una realtà non ancora ben conosciuta
Le immagini della turista russa che ha partorito in acqua hanno fatto rapidamente il giro del mondo, lasciando sempre più donne a bocca aperta. A lasciare incredule le persone, oltre alla località scelta per far partorire la giovane donna, è la tranquillità con la quale la stessa, dopo il parto, esce dall'acqua.
Una signora che non mostra il minimo segno di dolore o di stanchezza e che esce dall'acqua come se avesse appena fatto una semplice nuotata. Il parto in acqua è una di quelle tecniche non ancora diffuse nel mondo, che lascia scettiche non poche persone. Si tratta di una pratica che nasce dall'esigenza di far provare alle donne il minor dolore possibile, soprattutto secondo quelle convinzioni dettate dal fatto che il feto trascorre i primi 9 mesi della propria vita completamente immerso nel liquido amniotico della madre.
Fare uscire il bambino da un liquido per immergerlo in un altro, con una temperatura simile, dovrebbe far provare meno dolore alla madre rispetto ad un parto normale.
In cosa consiste il parto in acqua?
Il parto in acqua non è altro che una tecnica che va eseguita all'interno di una vasca allestita appositamente per permettere alla donna di muoversi liberamente e per permettere ad un medico di dare il proprio aiuto alla paziente.
La vasca viene riempita di acqua tiepida, così da permettere alla donna di sentirsi a proprio agio e permettere ai medici di riprodurre lo stesso ambiente presente all'interno della placenta. Tra i fattori positivi del parto in acqua troviamo: maggiore benessere da parte della paziente, minor dolore causato dal parto e minore stress sia per la madre che per il bambino stesso. Alcuni medici, invece, continuano a restare scettici di fronte a questa tecnica che, se non seguita da un medico specializzato, potrebbe portare a conseguenze non proprio positive per il bambino.