7 Aprile 1948, Gènève- Ginevra, Svizzera: si riuniva per la prima volta il World Health Organization (WHO) in italiano OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, l'organismo facente direttamente parte, come emanazione, dell'ONU (Organizzazione delle Nazioni Unite) con la missione costitutiva di occuparsi della Salute a livello mondiale.

Il suo motto è lo studio e la prevenzione per tutte le emergenze sanitarie che possono scoppiare in qualunque parte del Mondo, senza differenza di Paese, Popolo o Religione: all'Organizzazione aderiscono oggi 194 Stati ed è suddivisa in 6 Regioni operative (Europa, Americhe, Africa, Mediterraneo Orientale, Pacifico Occidentale e Sud-Est Asiatico).

L'idea di un visionario

Bisogna risalire alla I Guerra Mondiale e all'entrata in guerra degli Usa a fianco della Triplice Intesa per trovare le parole del Presidente americano Woodrow Wilson: egli aveva capito che, comunque fosse andata la guerra, la pace si giocava ai trattati finali e che la parola chiave era collaborazione.

Basta tavolo dei vincitori pronti a prendere ogni decisione, basta porte chiuse, con i vinti chiamati a strisciare e a ritirare metaforicamente la busta con le loro punizioni. Questo era stato fatto al famigerato Congresso di Vienna del 1815, quello per intenderci che aveva voluto risistemare l'Europa, si dovrebbe dire restaurare, riportandola a prima di Napoleone e della Rivoluzione Francese al grido "Schiacciare gli sconfitti".

Wilson riteneva che questo avrebbe aperto uno squarcio che avrebbe provocato lo scoppio di un'altra guerra ben più grave della prima: aveva perciò proposto ben 14 Punti, di cui però solo uno fu rispettato alla fine della guerra, proprio il Quattordicesimo. Esso prevedeva la nascita di una Organizzazione Mondiale che dovesse incaricarsi di gestire la pace e gli attriti in modo che non si arrivasse più ad una guerra: la località proposta fu Ginevra in virtù della sempre dichiarata neutralità svizzera. Tale organizzazione detta S.d.N. (Società delle Nazioni) fu la -nonna dell'ONU-, si rivelò quasi subito un fallimento, ma la sede si rivelò azzeccata perchè Ginevra era ed è una città adattissima come sede di organizzazioni extra-stato.

Dall'idea di Wilson, il visionario, nel 1945 fu stabilito di far nascere l'ONU con sede a New York, ma le organizzazioni figlie specifiche di determinati settori sono dislocate in varie parti del mondo, come la FAO a Roma o l'Unesco a Parigi e appunto il WHO (Oms) a Ginevra.

Ginevra la più piccola delle grandi metropoli.

Ginevra, la città della Pace.

WHO-OMS

Ma nel concreto come si comporta il WHO?

I suoi compiti sono molteplici: ha prima di tutto il compito di stabilire le linee guida sulle questioni sanitarie globali e di indirizzare la ricerca, di garantire l'assistenza tecnica soprattutto nelle emergenze che nel campo della salute sono sempre presenti. E naturalmente, come logicamente correlato, si preoccupa anche di alzare gli standard della nutrizione, delle case, dell'igiene e delle condizioni di lavoro.

Il lancio dell'allerta

E' il WHO che stabilisce gli allerta a livello mondiale e le fasi di allarme sono 6, dalla 1 con presenza di virus animali ma non pericolosi per l'uomo, fino alla 6 con presenza di virus che possono colpire gli uomini, anzi con la presenza di elementi già infetti che richiedono interventi di isolamento e ricerca del paziente 0.

"Nessuno..."

Come scrive il Direttore Generale del WHO, Tedros Adhanom Ghebreyesus: "Nessuno dovrebbe ammalarsi e morire perchè è povero o perchè non può accedere ai servizi sanitari di cui ha bisogno. La salute è un diritto umano, non un lusso".

E su questo si batte costantemente il WHO.

SARS, Influenza A/H1N1, HIV, virus Zika, Ebola e prima, febbre gialla, vaiolo, malaria, tubercolosi...nomi terrificanti che si succedono in una serie infinita e che suscitano paura e panico in un clima che ci riporta immediatamente al lontano Medioevo, agli untori e alla peste. Tutti siamo indifesi di fronte alle pandemie, tutti siamo assaliti dal timore dell'altro ed è all'interno di queste sensazioni che si inserisce il discorso dei vaccini e che non si capisce il perchè della lotta a spada tratta contro di essi.

Senza barriere...

Incessantemente il WHO raccomanda, ricerca, interviene e tutti abbiamo visto nei film i casi estremi degli esperti con tute totali che ricordano quelle degli astronauti pronti anche al sacrificio di se stessi per entrare in zone infette con livello di trasmissione e contagio altissimo.

Il WHO non si stanca di sollecitare la collaborazione, indispensabile in epoche come le nostre in cui i nuovi esodi e le guerre e guerriglie continue aumentano il rischio del diffondersi di epidemie. Sollecita soprattutto l'apertura alle cure sanitarie senza alcuna limitazione dovuta povertà e nello spegnere le 70 candeline, ecco il desiderio espresso: l'Uhc, l'Universal Health Coverage, la Copertura Sanitaria Mondiale.