Arriva da uno studio ancora in corso, ma che ha già raggiunto risultati ottimi, la speranza per molti uomini e soprattutto donne, che a causa del cancro si devono sottoporre a cicli di chemioterapia, la quale nella maggior parte dei casi porta ad un noto effetto collaterale: l'alopecia. La perdita dei capelli durante il trattamento chemioterapico, non è sicuramente un problema prioritario nei pazienti affetti da tumore, ma evitarne la caduta avrebbe certamente forti ripercussioni positive nel modo in cui il percorso di cure viene affrontato.

Lo studio

Lo studio, condotto dall' Istituto Nazionale Tumori IRCCS Fondazione Pascale di Napoli e dal dipartimento di Farmacia dell'Università Federico II di Napoli, lascia ben sperare gli esperti, i quali spiegano che nel corso della ricerca che ha preso il via due anni fa, è emerso che l'assunzione di un integratore a base di mela annurca a partire da alcune settimane prima della somministrazione del primo ciclo di farmaci chemioterapici e per tutta la durata del trattamento, bloccherebbe o ridurrebbe fortemente la perdita dei capelli. La sperimentazione è partita in modo casuale: 'Abbiamo notato che i pazienti che assumevano già prima di scoprire di avere il Cancro un integratore a base di mela annurca per contrastare alcuni problemi di salute, perdevano i capelli in modo considerevolmente inferiore rispetto a chi non ne faceva uso o addirittura non li perdeva affatto', afferma Ettore Novellino, direttore del dipartimento di Farmacia dell'Ateneo Federico II.

A partire dai dati già raccolti, gli scienziati hanno deciso di procedere ora alla fase sperimentale clinica: 'Faremo assumere ai pazienti affetti da tumore della mammella un integratore a base di estratto procianidinico di mela annurca, per verificare in modo definitivo se questo è realmente in grado di prevenire la caduta dei capelli in seguito a trattamenti di chemioterapia', spiega Michelino de Laurentiis, direttore della U.O.C di Oncologia Medica Senologica dell' Istituto Nazionale Tumori Fondazione Pascale.

'Attendiamo fiduciosi la conferma scientifica, forti delle ricerche finora effettuate e pubblicate', afferma Attilio Bianchi, direttore generale della Fondazione Pascale.

I benefici della mela annurca

La mela annurca, che nel 2006 ha ottenuto il riconoscimento IGP (Indicazione Geografica Protetta), è una varietà pregiata di mela tipica della Campania.

Ad essa sono associati numerosi benefici avvalorati da diverse ricerca condotte in campo scientifico. Tra le proprietà benefiche ricordiamo: il controllo del colesterolo nel sangue, le proprietà di regolazione della glicemia, è curativa negli stati di calcolosi delle vie urinarie, favorisce la digestione ed è astringente se consumata cruda o lassativa se cotta. Se gli studi condotti dagli scienziati campani dovessero trovare conferma, la mela annurca potrebbe restituire un po' di serenità anche ai pazienti affetti da cancro.