Il colore della nostra capigliatura dipende da oltre 120 geni, soprannominati "geni ‘parrucchieri" e che sembra potrebbero essere utili per moltissimi scopi, anche di natura medica. Tramite essi infatti potrebbe essere più semplice identificare i criminali attraverso il DNA ed il loro studio rende più semplice la lotta contro i tumori della pelle. Sono responsabili dei colori nero corvino, del castano di ogni gamma, del rosso o del biondo; in tutto sono 124 e se ne conoscevano solo alcuni. Oltre 100 di questi geni fino ad oggi erano in "incognito" poiché non se ne conosceva la funzione.

A scoprirli è stato un team internazionale di scienziati che ha mappato il DNA di più di 300 mila individui di razza indoeuropea, tra cui molti italiani. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica "Nature Genetics" ed è stato condotto in collaborazione dal King’s College londinese e dal Centro medico universitario Erasmus di Rotterdam, oltre che dall’Università di Trieste, il Garofolo e il San Raffaele di Milano.

Lo studio più grande sui capelli

Uno dei ricercatori, il genetista Gasparini, spiega come lo studio sia uno dei più grandi mai effettuati sulla genetica del colore dei capelli. Il contributo italiano ha fornito dati genetici di 4mila campioni molto particolari. Il campione di italiani infatti è annoverato nel "Network Isolati Genetici", ovvero un particolare ramo di popolazione omogenea dal punto di vista genetico a causa dell’isolamento geografico con scarsità di immigrazione, come ad esempio alcune comunità del Friuli, della val Borbera, a metà strada tra Piemonte e Liguria, e del comune pugliese Carlantino.

Per ogni individuo è stato analizzato il DNA in relazione al pigmento della capigliatura per poi valutarlo per mezzo di scale appositamente create. Le informazioni sono state classificate in un database genetico, simile a quello inglese della Biobanca britannica o quello biotech californiano della 23andMe.

Una scoperta importante della biologia

Grazie ai dati si sono potute svelare le varianti genetiche che più comunemente danno origine al colore dei capelli. Se ne conoscevano solo dodici e ora ne sono state scoperte altre 110: questo è un grande passo avanti per la biologia umana che tende ogni giorno a scoprire i segreti più reconditi della nostra struttura ed inoltre può fornire un valido aiuto per la lotta contro il Melanoma e per contrastare patologie pigmentarie ereditarie come la vitiligine.

Anche la medicina forense trarrà dei vantaggi dalla scoperta, poiché partendo dal DNA di un criminale potremmo già sapere il colore dei suoi capelli ed identificarlo più velocemente. Ora manca solo scoprire come i "geni parrucchieri" collaborino tra loro e quali hanno un ruolo più importante degli altri per determinare un preciso colore.