Tra i tanti studi internazionali di rilevante importanza, ce n'è uno che ha mostrato i dati relativi ai decessi delle persone affette dal diabete. Nello specifico, è stato studiato che è in Sicilia si muore di più rispetto alle altre regioni d'Italia. Ma c'è di più: la vera preoccupazione non è il numero in sé dei decessi ma è il fatto che la maggioranza di coloro che hanno il diabete non sanno di esserne affetti e dunque non sono stati inseriti nelle statistiche.
Tra le cause di questo ''record'' italiano, se così possiamo chiamarlo, troviamo la sedentarietà, la mancanza di attenzioni alla prevenzione e una dieta non adeguata.
Nello specifico a causa di quest'ultima, anche i bambini sono soggetti a rischio poiché in Sicilia è stato registrato anche il numero più alto di bambini obesi.
Diabete: le cause e le prevenzioni
Generalmente i record sono notizie positive ma non è questo il caso, anche perché, oltre a constatare una diminuzione della qualità della salute dell'uomo, l'obesità e il diabete influiscono anche sulle casse pubbliche poiché sempre più persone fanno uso di farmaci contro il diabete.
Il responsabile di uno dei centri di Diabetologia e Microinfusori, Enzo Provenzano, afferma che il tutto è causato dalle cattive abitudini alimentari. Infatti, le statistiche rilevano che oltre al maggior numero di persone che preferisce il ''cibo spazzatura'', il 58% degli abitanti siciliani non svolge nessun tipo di attività fisica.
Se andiamo a considerare l'intero territorio italiano, la percentuale scende, per così dire, al 39%.
In Sicilia, però, da alcuni anni si sta lavorando ad un sistema di prevenzione capace di riconoscere i soggetti a rischio e registrarli in una specie di fascicolo in modo da poterli tenere sotto controllo.
A Palermo, ad esempio, si è già verificata una riduzione delle amputazioni del piede.
Ruggero Razza, un assessore, ha approvato un piano diagnostico per la gestione del diabete. Nel piano è incluso il fatto che il medico di famiglia individui i soggetti a rischio in base alle malattie genetiche, dunque alla presenza di casi familiari, e li indirizzi successivamente verso centri o controlli che possano prevenire la malattia.
I pazienti, ovviamente, vengono registrati e in base al livello di pericolo si viene visitati o da un medico di base o dagli specialisti. Gli occhi, ad esempio, vengono controllati ogni anno, mentre i reni ogni sei mesi.