Ad una persona, mentre sogna, può capitare di svegliarsi bruscamente con la strana e spaventosa sensazione di essere caduta nel vuoto, di essere precipitata dal mondo onirico giù nel letto. La spiegazione di questo fenomeno che ha fornito la scienza non permetterà a nessuno d vincere alla lotteria, ma almeno ne chiarirà le cause che sono sconosciute ai più.

Che cos’è lo spasmo ipnico?

Questo fenomeno è più comunemente conosciuto come spasmo ipnico ed è una contrazione involontaria che solitamente si verifica nella fase dell’addormentamento. Da cosa è data, quindi, la sensazione di star precipitando nel vuoto?

Nel caso dello spasmo ipnico, quando la persona si addormenta, va incontro ad un calo della respirazione che allarma il cervello a tal punto da causare un brusco risveglio, accompagnato da un battito cardiaco accelerato, un respiro affannoso e rapido e sudore. Svegliarsi di soprassalto, pensando di essere precipitati non è, quindi, una bella sensazione. Lo spasmo ipnico, però, può verificarsi anche durante la fase REM del sonno. A svegliare di soprassalto l'individuo, in questo caso, non sarebbe una componente fisiologica, bensì psicologica. La persona, infatti, potrebbe sognare effettivamente di star precipitando nel vuoto e il sogno le apparirebbe talmente vivido da allarmarla e causarne, così, il risveglio.

Colpa dello stile di vita o retaggio degli antenati?

Gli scienziati hanno trovato la causa che genera lo spasmo ipnico, ma alcuni si domandano perché si verifichi un fenomeno di questo tipo e quali siano i fattori che ne incrementano le probabilità. A tal proposito, ci sono due “scuole di pensiero”, anche se definirle così è più che improprio, ma rende bene l’idea.

Alcuni guardano, infatti, allo stile di vita condotto dal singolo, altri all’evoluzione. Per i primi, le persone che hanno maggiori possibilità di sperimentare questo fenomeno sono quelle che:

  • dormono in maniera irregolare o si mettono a letto esausti;
  • bevono quantità esagerate di caffè o altre bevande eccitanti, in serata;
  • hanno un sonno disturbato dalla luce o dai suoni;
  • svolgono intensa attività fisica, in serata;
  • sono sottoposte a stress o soffrono di ansia.

Per chi prende in esame l’aspetto evolutivo, invece, lo spasmo ipnico sembrerebbe essere un retaggio degli antenati.

Il brusco risveglio, infatti, ci servirebbe per studiare ancora il luogo in cui ci siamo addormentati, verificandone l’effettiva sicurezza. Sarebbe servito, poi, ai nostri progenitori per assicurarsi di aver individuato un luogo saldo e sicuro e, grazie a questa consapevolezza, poter finalmente dormire tranquillamente.