Il legame di attaccamento tra madre e figlio nasce sin dalla vita fetale di quest’ultimo, il quale già negli ultimi mesi di gravidanza è in grado di comunicare in modo non verbale con la madre e di apprendere e memorizzare gli stimoli provenienti dall’esterno, sia consapevolmente che a livello inconscio. Il legame di attaccamento quindi ha radici profonde che troveranno il culmine del proprio sviluppo nei primi anni dell’infanzia e della seconda infanzia, incidendo non poco su aspetti come l’interazione con gli altri e l’interiorizzazione dei sentimenti da parte del futuro adolescente e adulto.

La qualità del legame è varia, quindi ne esistono principalmente due categorie: l’attaccamento sicuro e l’attaccamento insicuro.

Attaccamento sicuro

Per sviluppare questa tipologia di legame non è necessario seguire manuali preconfezionati e guide per genitori modello, in quanto il legame di attaccamento differisce dal legame di amore, ma si basa sulla qualità della comunicazione non verbale, ovvero l’interazione emotiva. Dei segnali di comunicazione non verbale possono essere:

  • Contatto visivo. Non a caso gli occhi sono uno dei mezzi di comunicazione principali degli esseri umani, tanto da distinguersi da quelli delle altre specie animali i quali hanno la sclera completamente colorata invece che bianca. L’occhio umano è composto da una sola componente colorata, che è la pupilla e la cornea, poiché in questo modo è più facile per i membri della stessa specie capire la direzione dello sguardo dell’altro. Attraverso lo sguardo l’uomo ha imparato ad esprimere emozioni come l’affetto, la tristezza, la rabbia, l’amore.
  • Espressione facciale. Il neonato acquisirà una vista ottimale solo nell’ottavo mese, circa, di vita. Soprattutto nei primi mesi, quindi, la vista sarà sfocata e si limiterà alla distinzione delle caratteristiche principali degli oggetti e dei volti umani, come la posizione degli occhi e della bocca. Per questo motivo i neonati amano vedere le espressioni facciali cambiare in modo spesso molto enfatizzato in smorfie.
  • Tono di voce. Il bambino nel periodo fetale ha imparato a riconoscere la voce della madre, la sua cadenza e per questo riveste un ruolo essenziale nel rapporto con essa e non solo. Un tono amorevole viene distinto da un tono stressato, distaccato e arrabbiato.
  • Il tocco. Proprio come nel caso della voce, il tocco della madre viene riconosciuto dal bambino anche dopo la nascita, il quale non avendo la vista ancora completamente sviluppata si basa soprattutto sul riconoscimento auditivo e tattile. Un legame di attaccamento sicuro si basa sulla reciproca fiducia di madre e figlio, ovvero sulla consapevolezza di poter fare affidamento sulla presenza dell'altro indipendentemente dalle situazioni che possono presentarsi.