Uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell'Università di Maastricht in Olanda guidato da Nicolas Rivron è riuscito ad ottenere un embrione alle prime fasi di sviluppo, partendo solamente da cellule staminali cioè senza dover ricorrere a ovuli o spermatozoo, l'embrione ottenuto era di topo e grazie alla sua sopravvivenza per alcune settimane ha permesso ai ricercatori di fare un primo studio riguardante le fase iniziali dello sviluppo di un essere vivente. Nonostante l'embrione non sia riuscito a raggiungere la fase matura, ha permesso comunque di aprire una futura strada verso un nuovo modo di riprodursi, infatti nulla vieta che in un prossimo futuro si possa partire da cellule staminali per riprodurre esseri umani o solo alcune parti come organi o arti.

La ricerca è stata definita da molti come rivoluzionaria e perciò ha ottenuto il privilegio di essere pubblicata dalla rivista Nature.

Come hanno ottenuto l'embrione

Nella prima fase i ricercatori hanno coltivato due tipi di cellule staminali in provetta ossia le cellule blastocisti e le cellule del trofoblasto, le prime formano l'embrione nella sua prima fase di sviluppo mentre le altre formano in un primo momento la placenta e poi in seguito l'intero organismo.

I ricercatori sono rimasti davvero stupiti nel notare come questi due tipi di cellule interagiscano tra loro, infatti il team guidato da Nicolas Rivron ha potuto osservare come le due cellule, interagendo, abbiano formato una struttura simile ad una sfera che ricordava in tutto e per tutto una cellula blastocista, la quale come precedentemente accennato dà vita all'embrione nella sua prima fase di sviluppo, in fine i ricercatori sono rimasti davvero soddisfatti e al quanto sorpresi dopo che un'attenta analisi ha confermato loro la perfetta funzionalità di questo embrione artificiale, il quale aveva le medesime caratteristiche di un embrione reale.

Nella seconda fase i ricercatori hanno impiantato l'ovulo all'interno di un utero, potendo così osservare il comportamento dell'embrione che ha reagito perfettamente come qualsiasi ovulo che si impianta in un utero per indurre una gravidanza.

Dove ci porterà la ricerca

Ricerche come queste potrebbero presto cambiare il mondo della ricerca, permettendo all'uomo di raggiungere livelli di sviluppo inimmaginabili al momento. Se la ricerca dovesse continuare ad avere sviluppi positivi presto potremmo riprodurre organi, arti che potranno essere impiantati e salvare o migliorare la vita di milioni di persone.