Dopo molti test che avevano messo alla prova un vaccino contro l'hiv, sono stati riscontrati risultati soddisfacenti che aprono finalmente la strada verso la sperimentazione su 2300 persone. La notizia di importanza storica nel campo scientifico è stata presentata sulla rivista "Lancet", dove inoltre si precisa che sarà innanzitutto messo a disposizione per la sperimentazione in Africa, soprattutto nelle zone al di sotto dell'equatore.

Un vaccino contro l'Hiv "a mosaico"

Il vaccino che ha dato una buona risposta immunitaria per poter fronteggiare il virus dell'Hiv presenta al suo interno dei frammenti di diversi ceppi del virus provenienti da diverse parti del mondo (da qui l'espressione comune "a mosaico", che rende appieno l'idea) in modo da renderlo universale, proprio come avviene per alcuni altri vaccini già disponibili.

Il professore di medicina della "Harvard Medical School" Dan Barouch, nonché autore dello studio condotto con la sua squadra di ricercatori, ha fatto presente che questo vaccino potrebbe non essere una risposta definitiva alla prevenzione completa per questo determinato virus nonostante abbia offerto un grandioso passo avanti alla salute umana e alla Scienza.

Lo studio del vaccino dell'Hiv

L'esperimento è stato effettuato su circa 400 volontari rigorosamente sani di diversi paesi (Stati Uniti, Ruanda, Tailandia, Sudafrica e Uganda): questi hanno ricevuto quattro vaccini nell'arco di 48 settimane per poter riscontrarne gli effetti. I vaccini iniettati non solo non hanno dato effetti collaterali indesiderati, ma hanno stimolato una buona risposta immunitaria.

Questo perciò fa presupporre che la scienza potrebbe aver trovato finalmente la risposta ad uno dei virus più pericolosi e diffusi, che causa milioni di morti ogni anno in tutti gli angoli del globo. Precedentemente il test era stato effettuato su alcune scimmie (circa settantadue) con il loro equivalente dell'Aids animale, mostrando un rischio di infezione decisamente minore, che ha toccato il 64%.

Sono stati questi risultati che hanno dato l'avvio alla sperimentazione di cinque vaccini (ovvero quelli che presentano una valida reazione del sistema immunitario) su circa 2300 persone (sempre su base volontaria). I test verranno effettuati principalmente nei paesi dell'Africa subsahariana perché risultano essere ad alto rischio contagio.