Con l'agopuntura senza aghi per i neonati, l'ospedale Maria Vittoria di Torino diventa il primo della classe per "innovazione olistica" orientata verso i bambini nati prematuri. Un'ottica scientifica sempre più umana per una medicina che diventa sempre più attenta al proprio lato olistico, inteso come cura integrata che prende in considerazione a 360 gradi il malato e la sua malattia, senza tralasciare alcun aspetto medico, né umano.
Agopuntura e medicina
Un'iniziativa pregevole e all'avanguardia che affonda le sue radici in un passato neanche troppo remoto.
Una pratica vera e propria in cui l'ospedale Maria Vittoria di Torino aveva trovato una delle sue punte di eccellenza con esperti agopuntori di massimo livello. Adesso arriva "l'agopuntura senza aghi" dedicata a pazienti piccoli, anzi piccolissimi: i neonati venuti al mondo prematuramente, ossia nati prima della 37° settimana di gestazione. Un'eccellenza durata fino al 1996 quando, per mancanza di personale medico esperto in agopuntura, la pregevole pratica era stata clamorosamente abbandonata, anche a causa forse di un approccio medico poco incline alle pratiche lontane dall'ufficializzazione scientifica.
A distanza di ventidue anni, l'agopuntura rientra dalla porta principale. Ed è il Dipartimento Materno Infantile ad avere il coraggio di reintrodurla e, per giunta, in versione migliorata, poiché senza aghi e di conseguenza meno invasiva.
I destinatari privilegiati sono i bambini in Terapia Intensiva Neonatale.
Esperti al servizio dei bambini
A rendere possibile questo revival, la dottoressa Maria Chiara Russo, dirigente medico di Neonatologia ed esperta in agopuntura, grazie ad un'idea nata, cresciuta e partorita in stretta e concreta collaborazione con il dottor Marco Pesce, dirigente medico di Anestesia e Rianimazione.
In passato, negli anni '60, l'ospedale Maria Vittoria aveva ospitato come assistente medico volontario l'illustre Alberto Quaglia Senta, uno dei pionieri dell'agopuntura in Italia e demiurgo di uno dei primi servizi ospedalieri in Italia focalizzati sulla pratica dell'agopuntura.
Il direttore dell'Asl Torino, Fabio Alberti, non riesce a trattenere la soddisfazione per la riapertura di un centro di eccellenza così strategico per la sanità piemontese e italiana: "La pratica dell'agopuntura nei reparti di degenza - dice il Direttore - e l'organizzazione dell'ambulatorio di agopuntura nell'ambito del Dipartimento materno-infantile, viene incontro a quanto previsto dai Lea, per garantire le cure più innovative".
Agopuntura in pediatria
L'agopuntura viene comunemente utilizzata in pediatria come aiuto per combattere il reflusso gastroesofageo dei neonati, per le classiche "colichette" serali e notturne, per calmare il pianto, per tosse e catarro frequenti, per cattiva evacuazione, e per molti altri disturbi e patologie durante la crescita dei bambini.
L''effetto sul bambino, infatti, è più rapido ed efficace che su un adulto grazie al suo organismo più puro e meno contaminato che si presta a saltare o ridurre sensibilmente la fase disintossicante propria dei primi passi di un percorso-trattamento di agopuntura.
Secondo i dettami della medicina cinese, l'organismo di un bambino possiede una particolare fisiologia propria di un organismo in fase di accrescimento.
Per questo, viene governato da leggi diverse rispetto ad un adulto. Infatti, non tutti gli agopuntori che trattano persone adulte sono indicati per intervenire sui bambini, poiché l'agopuntura in età pediatrica procede attraverso la stimolazione di punti differenti rispetto a quelli di un adulto. Nello specifico, i neonati presentano una situazione di fragilità prevalentemente su polmoni e milza ed è proprio sui meridiani relativi a questi organi che si concentra il lavoro di un agopuntore pediatrico.
Non solo per neonati, ma anche per donne in gravidanza
I neonati prematuri non saranno gli unici a beneficiare dei nuovi trattamenti di agopuntura. Per il Maria Vittoria è in cantiere l'attivazione di un ambulatorio per donne gravide su segnalazione dei consultori territoriali e dei punti nascita di due ospedali della città di Torino, il Maria Vittoria stesso e l'ospedale Martini.
I trattamenti di agopuntura si pensano rivolti alle donne in gravidanza e post-gravidanza per il trattamento di criticità e complicazioni della gravidanza e del puerperio. Tra le più comuni e difficili da trattare compaiono sicuramente le nausee portate dall'iperemesi gravidica, le cefalee e lombo-sciatalgie sia durante la gravidanza che post-partum, l'ingorgo mammario tipico delle prime fasi dell'allattamento al seno e l'ipogalattia, in alternativa all'utilizzo dei farmaci.
L'agopuntura viene spesso utilizzata anche per casi in cui, con l'avvicinarsi della dpp, il feto sia ancora in presentazione podalica. In questo caso, si ricorre o alla manovra di rivolgimento, alla moxa giapponese o all'agopuntura, al fine di portare il feto in posizione corretta ed evitare il taglio cesareo.