Della pancetta italiana è stata ritirata dal mercato europeo dopo che vi è stata riscontrata la presenza di Listeria monocytogenes. Non sono ancora disponibili le informazioni sulla marca del prodotto e su quali siano i lotti ritirati. Il prodotto, preparato e confezionato in Italia e commercializzato anche in Europa, è stato bloccato dal sistema rapido di allerta italiano e francese, che ha subito allertato gli altri Paesi europei.
Listeria, molti gli alimenti ritirati quest'anno
Negli ultimi mesi sono stati migliaia i lotti di alimenti richiamati e ritirati dal mercato europeo per la presenza del pericoloso batterio: si tratta di cibi di diversa tipologia, come carne, pesce, latticini e anche ortaggi, provenienti da tutti i Paesi europei.
Il ritiro è obbligatorio: la Listeria monocytogenes scatena disturbi gastrointestinali e, in alcuni soggetti immunodepressi, malati di tumore e Aids, in neonati, gestanti e anziani, può determinare l'insorgenza di malattie sistemiche gravi come la meningite. La listeriosi si manifesta con sintomi tipici delle tossinfezioni alimentari, ossia con la diarrea a poche ore dall'ingestione dell'alimento contaminato, oppure può essere di natura invasiva o sistemica, cioè che diffonde attraverso i tessuti intestinali e il sangue, provocando sepsi, encefaliti e meningiti. Questa forma si può manifestare anche dopo molto tempo, addirittura entro 90 giorni, ed in questo caso risulta molto più difficile individuare l'alimento contaminato che l'ha provocata.
Proprio per la sua pericolosità tutto il circuito alimentare europeo sta prestando molta attenzione al controllo dei cibi, soprattutto quelli soggetti ad esportazione.
Troppo difficoltoso rilevare la Listeria?
Secondo il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie la maggior parte deille volte il batterio non viene individuato.
La rivista Eurosurveillance ha pubblicato un articolo di FoodNavigator in cui si spiega la difficoltà di scoprire alcuni focolai di listeriosi. Secondo FoodNavigator, oltre la metà dei casi di listeriosi in Europa è collegata a ceppi batterici non individuabili velocemente dal sistema di sorveglianza. L'affermazione è avvalorata da uno studio gestito dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie o ECDC, che ha posto sotto esame 2.726 ceppi di Listeria monocytogenes umana provenienti da 27 paesi in un arco di tempo che va dal 2010 al 2015.
Lo studio ha scoperto che solo nella metà dei casi il batterio era stato isolato e quindi era stata comprovata la sua presenza. Inoltre soltanto due epidemie di listeriosi erano state segnalate in UE nel 2016 e cinque nel 2015, troppo poche perché tutti i focolai batterici siano stati rilevati. Il metodo utilizzato dall'ECDC è il sequenziamento genomico, che, se introdotto nei sistemi di sorveglianza UE, potrebbe accelerare il rilevamento di epidemie e l’individuazione dei ceppi anche di cinque mesi rispetto alle odierne indagini epidemiologiche nazionali.