Le linee guida per la dieta vegana e la dieta vegetariana per neonati, bambini e adolescenti sono state rilasciate con una pubblicazione sul Journal of the Academy of Nurtition and Dietetics, rivista e organo peer-reviewed accreditato della community medico-scientifica influente nel settore della nutrizione umana.
Un’alimentazione veg (vegetariana e vegana) equilibrata per bambini piccoli e neonati, fino ad arrivare all’età dell’adolescenza, è possibile, secondo loro, senza alcuna controindicazione. A stabilirlo sono le nuove linee guida per regimi alimentari plant-based, ossia diete a base vegetale in uso dall’infanzia fino all’adolescenza, stilate grazie al contributo di tre esperti italiani appartenenti al SSNV (Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana).
Una guida pratica 'veg'
I dati mondiali sulla nutrizione dei Paesi industrializzati registrano un crescente aumento di persone che decidono di abbandonare una dieta onnivora, per dirigersi verso un’alimentazione a base vegetale. Per andare incontro a questo genere di sensibilità alimentare, studiandola a fondo e capendone gli effetti, la ricerca sta impiegando un intenso sforzo al fine di valutarne equilibri, benefici ed eventuali controindicazioni.
I dettami per l’elaborazione di diete veg per gli under 18 sono stati illustrati in un recente articolo pubblicato sul Journal of the Academy of Nutrition and Dietetics in cui si riporta una vera e propria guida pratica per andare incontro alle esigenze alimentari ed etiche di coloro che scelgono di nutrirsi in maniera differente rispetto alla classica piramide nutrizionale consigliata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Secondo l’Oms, infatti, la Corretta alimentazione, sebbene in misura ridotta rispetto al passato, prevede il consumo di carne come fonte alimentare di alcuni nutrienti utili all’organismo umano, quale, per esempio, la dibattuta vitamina B12.
La controversa vitamina B12
La finestra della vitamina B12 rimane aperta. Croce per i vegani e delizia degli oppositori alle diete vegetali, la questione di questa vitamina del gruppo B continua ad essere dibattuta.
I tre specialisti sono concordi nel raccomandare di assumere comunque la vitamina B12 (che, normalmente viene fornita dall'assunzione di alimenti animali come la carne rossa) sotto forma di integratore da colture batteriche, necessaria sia per coloro che seguono una dieta lacto-ovo-vegetariana che per i vegani.
'Gli alimenti scelti per la composizione del piatto sono derivati dalla tradizione mediterranea', ci tiene a dire la dottoressa Goggi, che nota come siano tutti disponibili e facilmente reperibili sul territorio italiano.
E continua: 'Dal momento che oggi si sa che una dieta è tanto più sana quanto più è ricca di alimenti vegetali, il VegPlate può servire come base per pianificare qualsiasi tipo di dieta'.
Dieta vegana e vegetariana: adatte a tutti
Alea iacta est, il dado "vegano" è tratto. È la dottoressa Silvia Goggi, specialista in Scienze dell'Alimentazione, a gioire entusiasta per una conferma scientifica di estremo valore a riguardo della "visione" olistica propria di regimi alimentari plant-based, ossia a base vegetale. La dottoressa Goggi lavora presso la Clinica Pio X Humanitas di Milano in cui è già attivo un dipartimento dedicato esclusivamente ai bambini e alle famiglie in cura, ma che seguono una dieta vegana o vegetariana.
Ed è grande l'entusiasmo che le sue parole dimostrano: 'Si tratta di uno spartiacque, di una vera e propria pietra miliare: da oggi non si potrà più dire che l'alimentazione a base vegetale (quindi, vegetariana o vegana) non è adatta a bambini e adolescenti'.
Appena qualche settimana fa, a fine luglio, e ancor prima, nel novembre dello scorso anno, lo stesso organismo aveva pubblicato altri articoli a tema tra cui un giornale di estrema importanza per coloro che hanno scelto un regime alimentare a base vegetale. Le linee guida per diete a base vegetale studiate per l'adulto, la donna in gravidanza e in allattamento: l'articolo, dal titolo "VegPlate: a Mediterranean basse Food Guide for Italian Adult, Pregnant and Lactating Vegetarians", è stato una vera e propria rivoluzione per il settore medico-scientifico, a volte ancora scettico a riguardo.
Adesso, arriva la pubblicazione successiva dal titolo "Planning well-balanced vegetarian diets in infants, children and adolescents" ossia le linee guida utili dall'infanzia fino all'adolescenza.
Larn raggiunti anche con dieta vegana
Il riconoscimento per l'aver tracciato in maniera così scientifica e organizzata il path corretto da seguire nell'elaborare regimi alimentari vegetali va a tre professori italiani:
- La già citata dottoressa Silvia Goggi , in forza alla Clinica Pio X Humanitas di Milano, presso l'ambulatorio Babygreen dedicato ai pazienti che desiderano assumere piatti veg
- Il professor Maurizio Battino, associato all'Università Politecnica delle Marche e direttore del Master in Alimentazione e Dietetica Vegetariana
- La dottoressa Luciana Baroni specializzata in Neurologia, Geriatria e Gerontologia e attuale presidente dell'organismo SSNV, la Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana in Italia.
I tre autori delle linee guida per siete vegetali confermano i risultati ottenuti: adesso è chiaro come, ponendo attenzione al consumo di alimenti vegetali di tutti i gruppi, tra cui cereali, legumi e derivati, frutta secca e semi oleosi, verdure, frutta e olii, nella quantità suggerita per ogni fascia di età, sia possibile raggiungere e completare il fabbisogno di tutti i nutrienti necessari, come previsto dai Larn, ossia i Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti e di energia per la popolazione italiana.
Per i detrattori della dieta vegetariana e, particolar modo vegana, che non prevede l'assunzione neppure di latte, latticini e uova, le nuove linee guida parlano chiaro: assumere uova oppure latte e derivati è una scelta superflua e opzionale se si considera la necessita di soddisfare le percentuali Larn, poiché i risultati si raggiungono anche senza il consumo di questi alimenti di origine animale. Per questo motivo, tali alimenti non sono stati presi in considerazione nell'elaborazione delle nuove linee guida perché appaiono non necessari.
Linee guida per pediatri, dietologi e nutrizionisti
La percentuale di persone che hanno deciso di abbandonare l'alimentazione onnivora escludendo carne, pesce, latte e derivati dalla propria dieta sta subendo un vertiginoso aumento sia in Italia che in Europa.
Le famiglie che scelgono un regime alimentare totalmente vegetale, quindi, solitamente coinvolgono anche i propri figli i quali, proprio in un momento delicato come quello della crescita, necessitano di direttive consapevoli e di una dieta sicura e professionale, prescritta da professionisti competenti in alimentazione vegetale.
La dottoressa Baroni è chiara a riguardo di bambini e genitori che devono seguire 'le indicazioni di professionisti qualificati, non di venditori di fumo che purtroppo spopolano' nell'ambito della nutrizione umana. Per aiutare i genitori e figli, e per supportare il personale medico, i tre ricercatori hanno elaborato il metodo del "PiattoVeg" adatto per gli adulti e adattabile ai bambini.
PiattoVeg e PiattoVegJunior
I tre specialisti hanno elaborato un metodo e una serie di tabelle dedicate a pediatri, dietisti e nutrizionisti, sia favorevoli ai regimi alimentari venetali, sia 'a digiuno' di specifiche competenze poichè rimasti alle direttive dell'Oms. Anche (anzi, proprio) per questi professionisti, il metodo del PiattoVeg è il corretto ausilio per elaborare la migliore dieta possibile per il paziente vegano/vegetariano fornendo in pochissimo tempo un menù giornaliero e settimanale perfettamente adeguato alle esigenze di crescita di ciascun bambino.
Il PiattoVegJunior è un metodo grafico e rappresenta un piatto diviso in sei spicchi che corrispondono ai sei gruppi nutrizionali vegetali: cereali, legumi e derivati, frutta secca e semi oleosi, verdure, frutta, oli.
Per i lattanti, il piatto prevede un ulteriore spicchio, il settimo, che rappresenta il latte materno o, in mancanza di quest'ultimo, il latte formulato.
“Ciò che salta subito all’occhio - sottolinea la dottoressa Goggi - è l’abbondanza di alimenti raccomandati" che va in una direzione completamente opposta a chi sostenga che le diete veg siano restrittive o eccessivamente monotone.
Ognuno dei 6 spicchi contiene la dimensione media e la composizione nutrizionale di una corretta “porzione”. Così, sarà facile e immediato stabilire il numero di porzioni adatte per ciascun diverso fabbisogno calorico/nutrizionale (compresi quelli contro i quali, più spesso, si appigliano i detrattori delle diete veg, ossia proteine, ferro, calcio.)
Equivalenza tra dieta vegana/vegetariana con i regimi alimentari classici
Combattiva e determinata, la dottoressa riprende: 'Si tratta di una guida che oggi è stata convalidata dalla più importante società di nutrizione mondiale'.
Un'approvazione che suona come un vessillo di vittoria per i sostenitori delle diete plant based. I tre ricercatori si dicono certi che ormai non sussistano più elementi per svilire la dieta a base vegetale rispetto alle altre (tra cui la dieta chetogenica, per esempio, che si basa sull'assunzione di sole proteine e grassi animali!).
Decade, quindi, ogni motivazione, accusa e presunta evidenza medica atta a screditare l’alimentazione a base vegetale, che viene solitamente definita "carente”. “Le tabelle nutrizionali che abbiamo inserito nel giornale - dice la dottoressa Baroni - dimostrano infatti il contrario": risultano soddisfatti pienamente sia i fabbisogni per l’Italia, sia addirittura anche quelli per gli standard vigenti negli States!.
La stilettata alle lobby
La pubblicazione su una rivista così prestigiosa dà nuova linfa alle fatiche scientifiche dei tre membri del Ssvn. Che non si esimono dal lanciare una stilettata alle cosiddette "lobby" che baderebbero solo agli interessi economici. La dottoressa Baroni è fermamente convinta che le lobby legate ai giganti del food di pessima qualità stiano facendo leva sul sentimento parentale che, bombardato dai medi, farebbe nascere paure infondate su un eventuale stato di malnutrizione dei bambini veg. Un'accusa secca contro i giganti del fast food, del junk food e di tutto il cibo di bassa qualità. Una scelta di consapevolezza che ogni persona dovrebbe fare per migliorare la salute dell'Uomo e quella del pianeta, oltre che annullare sofferenze inutili agli animali con l'intento di lasciare, a chi verrà dopo, "sufficienti risorse e un ambiente naturale non irrimediabilmente compromesso".