Dal 4 all’11 novembre sono in programma i Giorni della Ricerca organizzati dall’AIRC. L’evento è stato inaugurato al Quirinale, il 29 ottobre, in presenza del Capo dello Stato. In questa occasione Mattarella ha conferito il premio Guido Venosta a Maurizio D'Incalci, un premio alla carriera per gli studi sui composti naturali ad attività anticancro.
Molti farmaci dalla natura
Sebbene solo lo 0,1% dei farmaci sia di origine naturale, si stima che oltre il 60% dei farmaci che troviamo in farmacia sia in qualche modo legato a molecole naturali. Perché modificate chimicamente o perché i ricercatori, nel disegnare le molecole dei nuovi farmaci, si sono ispirati alla struttura chimica delle molecole presenti in natura.
Maurizio D’Incalci è un ricercatore italiano, farmacologo all’Istituto Mario Negri di Milano. Ha dedicato molto delle sue ricerche allo studio di composti antitumorali come complessi del platino, temozolomide e altretamina. Ma anche a composti isolati da fonti naturali, di origine vegetale e marina. Ne sono un esempio la trabectedina, i taxani e l’etoposide. Tutte molecole poi diventate farmaci e adesso normalmente impiegati nella pratica clinica come anticancro. Tutti questi composti sono stati studiati e quindi approvati dalle autorità regolatorie grazie anche alle ricerche effettuate nei laboratori del Mario Negri.
Temozolomide, farmaco di sintesi scoperto nel 1978. Dopo 20 anni di ricerca arriva l'approvazione in Inghilterra con il nome di Temodal.
Poi anche negli Stati Uniti e, a seguire, nel 1999 in Italia. È indicato in casi di tumori molto aggressivi come glioblastoma multiforme e nei gliomi. Un altro prodotto di sintesi è l’Altretamina, approvato dalla FDA con il nome Hexalen, per il trattamento del tumore all’ovaio.
Tra i prodotti di origine naturale approdati nei laboratori del Dr.
D’Incalci troviamo la Trabectedina, molecola isolata nel 1969 da un'ascidia marina caraibica chiamata Ecteinascidia turbinata. Dopo 40 anni di ricerche finalmente il 7 settembre 2007, con il nome di Yondelis, il farmaco viene approvato dall’EMA (Agenzia Europea per i Medicinali) per il trattamento di sarcomi (tumori dei tessuti molli) e per il cancro dell’ovaio.
Un altro prodotto di origine naturale è l'etoposide (Etopophos), un inibitore dell'enzima topoisomerasi II il cui principio attivo è la podofillotossina, una molecola isolata da una pianta erbacea, Podophyllum peltatum, Questo prodotto, approvato negli Stati Uniti nel 1983, viene correntemente utilizzato per il trattamento di molti tumori, da quello al polmone al linfoma, dalla leucemia al tumore al testicolo.
Anche i taxani sono stati studiati da D’Incalci. Isolato per la prima volta nel 1967 dalla corteccia del tasso del Pacifico (Taxus brevifoglia), il taxolo ha una struttura chimica molto complessa ed è dotato di una spiccata attività antitumorale. I farmaci che ne sono derivati, come il paclitaxel – nome commerciale Taxol - sono stati prodotti per semisintesi, cioè modificando la struttura della molecola di origine naturale.
I taxani hanno trovato un vasto impiego nel cancro della mammella.
A novembre AIRC informa i cittadini
Ed è proprio per questi risultati che Maurizio D’Incalci si è guadagnato il Premio “Guido Venosta”, ambìto riconoscimento assegnato a un ricercatore italiano che si è distinto nello sviluppo di nuovi approcci terapeutici contro il cancro. L’iniziativa, promossa dall’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC), si è svolta al Quirinale per presentare al Capo dello Stato Mattarella il prossimo evento in programma dal 4 all’11 novembre. In queste giornate ci saranno numerose iniziative atte ad informare i cittadini sui progressi compiuti dalla ricerca nella lotta contro i tumori. Progressi nella prevenzione, nella diagnosi precoce e, se è troppo tardi, anche nella cura dei tumori.
A partire proprio da quest’anno, prende il via un Programma Speciale AIRC 5xmille, della durata di sette anni, con l’obiettivo di colpire la parte più deleteria di ogni forma di cancro, le metastasi. È quanto ha dichiarata il Dr. Federico Caligaris-Cappio, direttore scientifico di AIRC.
Il Presidente Mattarella ha lodato l’iniziativa e ogni sforzo che tanti ricercatori compiono ogni giorno per far progredire le conoscenze sulle malattie e trovare le soluzioni più avanzate per sconfiggerle. “La ricerca è una porta che apre il futuro” ha dichiarato Mattarella. Non c’è nulla di più internazionale come il progresso scientifico. La Scienza non ha confini geografici, ma si alimenta dall’atavico sentimento umano di conoscere e innovare per migliorare le proprie condizioni di vita.