Nuovi e importanti passi in avanti nella lotta al cancro. Una nuova sfida della medicina moderna riguarda la possibilità di identificare le persone che sono predisposte allo sviluppo di un tumore, per la presenza di fattori quali la predisposizione genetica e la familiarità, ma che tuttavia ancora non sanno di essere a rischio. E' questo uno dei traguardi che potranno essere raggiunti grazie al nuovo "oncochip", che ha come obiettivo l'individuazione di più tipi di tumori, partendo dall'analisi di quasi 500 geni in un colpo solo. Questo nuovo dispositivo tecnologico è stato messo a punto dai ricercatori dell'Alleanza contro il cancro.

Nel prossimo anno verrà testato su 4000 pazienti in tutta Italia. Di questa importante novità è stata data notizia dalla stessa associazione nel corso del suo terzo meeting annuale che si è tenuto all'Irccs dell'Ospedale San Raffaele di Milano.

Ruggero de Maria, che è presidente dell'Acc, spiega che questo nuovo dispositivo tecnologico inizialmente verrà sperimentato sui tumori della mammella, del colon e dell'ovaio: risultano infatti queste le patologie tumorali che risentono maggiormente della familiarità.

Oncochip per la diagnosi dei tumori

Questo nuovo strumento diagnostico è in grado di analizzare il Dna che si trova nel sangue del paziente e di confrontarlo con quello che invece viene estratto tramite una biopsia del tumore.

L'esito dei risultati richiede l'attesa di un paio di giorni. Questa analisi, particolareggiata del profilo genetico del tumore, permetterà di identificarne i punti deboli. In tal modo sarà possibile quindi calibrare terapie che agiscano proprio sulle vulnerabilità del tumore stesso.

In questo senso de Maria spiega che se questo nuovo dispositivo venisse impiegato su larga scala nei pazienti affetti da patologie oncologiche, non solo le terapie già attualmente a disposizione potrebbero essere utilizzate in modo più mirato, ma sarebbe anche possibile scoprire in maniera più agevole se i pazienti hanno dei familiari a rischio, che quindi potrebbero giovarsi di un programma di prevenzione.

Per dare una misura di quanto una scoperta del genere potrebbe effettivamente rappresentare una novità importante in campo oncologico, basti pensare che oggi nel nostro Paese circa mezzo milione di persone presenta una forte predisposizione genetica allo sviluppo di patologie tumorali, ma solo il 40% è consapevole di questa familiarità.

Grazie a questo oncochip quindi sarebbe possibile diagnosticare con maggiore rapidità una patologia oncologica e quindi aumentare le possibilità di sopravvivenza del paziente.

Tumore: scoperto il codice di autodistruzione delle cellule

Rimanendo sempre in tema di tumori, una importante scoperta è stata fatta dalla Nortwestern University, situata in Illinois. I ricercatori hanno scoperto l'esistenza di un codice di autodistruzione delle cellule che svolge l'importante funzione di proteggere l'organismo dallo sviluppo dei tumori. Questo meccanismo auto-regolativo che impedisce la proliferazione di cellule che potrebbero dare vita al tumore, avviene controllando la produzione della molecola di Rna e dei micro Rna. In futuro quindi con l'avanzamento della ricerca sarà possibile utilizzare questi micro Rna per attaccare le cellule tumorali, in modo da innescare un processo di autodistruzione delle stesse.