Pericolo infarto in presenza di basse temperature. Secondo gli esperti, ci sarebbe un possibile legame tra il freddo e l’insorgenza di problematiche legate al cuore. Il rischio sarebbe riscontrabile soprattutto nei soggetti a rischio nei quali, statisticamente, potrebbe salire del 34%. A lanciare l’allarme sono i cardiologi svedesi che, attraverso un recente studio di osservazione pubblicato sul British Medical Journal, hanno dimostrato questo tipo di incidenza analizzando, in modo approfondito, oltre 300mila casi di infarto.
Infarto e freddo: i risultati della ricerca
Gli studi condotti dai ricercatori svedesi hanno evidenziato lo stretto rapporto tra le basse temperature del freddo intenso e il potenziale pericolo ai danni del cuore. La ricerca avrebbe dimostrato che, in condizioni meteo con temperatura al di sotto di 0°C, il numero di infarti sistematicamente ha subito un picco esponenziale. A sottolineare questa associazione è stato, di recente, anche il presidente della Società Italiana di cardiologia, Giuseppe Mercur,o al 79esimo congresso conclusosi qualche giorno fa a Roma. Le giornate fredde e di maltempo sono quelle in cui le insorgenze di problematiche cardiovascolari risultano essere molto più presenti.
Si tratta, in particolare, di persone che hanno nel loro sistema circolatorio, arterie e vasi sanguigni non perfettamente funzionanti. In questi soggetti, infatti, la vasocostrizione causata dal freddo potrebbe generare la possibile una rottura delle placche aterosclerotiche con conseguenti problematiche legate al sistema cardiocircolatorio.
Al contrario, l’aumento di circa otto gradi della temperatura riduce, generalmente, l’insorgenza di eventi cardiaci del 3 per cento.
Il consiglio degli esperti
La presenza delle basse temperature possono essere un vero nemico per il cuore. Risulta, per questo, estremamente importante proteggersi da questo tipo di esposizione, anche in relazione al fatto che il sopraggiungere di infezioni respiratorie possono aumentare, notevolmente, il potenziale pericolo di sottoporre il cuore a sforzi eccessivi.
Il suggerimento è sicuramente quello di sottoporsi a controlli cardiaci adeguati e sistematici per modificare, se necessario, la solita terapia anticoagulante e ridurre, il più possibile, l’esposizione alle basse temperature dei pazienti con particolari problematiche cardiache. Secondo gli esperti, le giornate molto fredde rappresentano un' effettiva minaccia per il cuore, soprattutto nei pazienti con problematiche preesistenti. Oltre al gelo che, come abbiamo visto, può aumentare il pericolo di infarto anche del 34 per cento, concorrono al pericolo anche il forte vento, la pressione atmosferica e l’attività fisica che si conduce esposti a questi particolari fattori ambientali.