I bambini fino ai 4 anni di vita “preferiscono stare con i genitori e giocare con mamma e papà”. Quello che, invece, si riscontra in “dati emersi da uno studio nel nostro paese è che, già a 6 mesi i bambini usano lo Smartphone”, come afferma il pediatra professor Italo Farnetani. Le linee guida diffuse in queste ultime ore dall’Organizzazioni mondiale della sanità (OMS), sono quelle di far crescere i bambini favorendo l’attività fisica fin da neonati, facendo passare loro meno tempo in carrozzina o sdraiati. Stop agli schermi, sia di una televisione, computer o smartphone, almeno fino a 2 anni di età.
Come ricorda il già citato professor Farnetani, ordinario alla Libera università degli Studi di scienze umane e tecnologiche di Malta, il bambino tra i 6 e i 24 mesi, riesce già ad avere un’interazione con lo smartphone, alcuni facendo scorrere immagini, altri modificando le schermate, altri ancora facendo partire un cartone animato.
Va bene l’uso dello smartphone, ma con moderazione
Quello assolutamente da evitare, secondo il pediatra, è l’utilizzo dello smartphone, o di altri schermi, come se fossero babysitter alla quale ‘scaricare' per un po' i piccoli. “La ricerca scientifica ha dimostrato che, l’intelligenza del bimbo può beneficiare a questo tipo di stimolazione(smartphone, o altri schermi [ndr]), se utilizzata complessivamente un’ora, un’ora e mezza al massimo.
Se si superano le 2 ore le conseguenze sull’intelligenza del bambino diventano negative.”
Su questo gli esperti e le ricerche scientifiche sono d’accordo, va bene la giusta dose di utilizzo del computer, tv, o smartphone. Per Farnetani è importantissimo, per uno sviluppo intellettivo corretto, accompagnare agli stimoli di smartphone, tv, o altri schermi, la musica e soprattutto le parole.
Di fondamentale importanza sono la cura delle “relazioni interpersonali” e come si diceva a inizio articolo lo “stare con i genitori, giocare con mamma e papà, ancor meglio se fuori casa”.
L’agenzia delle nazioni unite per la sanità, consiglia di far fare movimento libero al bambino senza limitarlo in passeggini, carrozzine, o marsupi per almeno 180 minuti al giorno.
Dopo i 4 anni d’età, così come si deduce da Adnkronos, il passeggino andrebbe vietato. Invece in Italia, tra i 4 e i 6 anni di età, usano il passeggino ancora in più di 100 mila.
L’importanza della nanna
Per quanto riguarda il sonno, le percentuali statistiche ci dicono che in Italia il 95% dei piccoli dorme nel modo giusto. Le prescrizioni fatte dall’Oms per il sonno e i sonnellini sono:
- –14-17 ore dai 0-3 mesi,
- –12 -16 ore dai 4-11 mesi,
- –11-14 ore dai 12-24 mesi,
- –10-13 ore dai 3 ai 4 anni.