Un'indagine condotta dai Nas dei carabinieri nel mese di maggio, su 515 ristoranti etnici in Italia, ha fatto emergere che ben 242 strutture, risultano irregolari nelle norme igieniche. L’incidenza maggiore di irregolarità è risultata nei locali che adottano la formula “all you can eat”. Per il ministro della Salute Giulia Grillo, i ristoranti etinici sono i benvenuti in Italia, purché si rispettino le regole. "Non si deve mettere a rischio la salute dei cittadini per mantenere prezzi bassi”.
Il cibo etnico piace agli italiani, ma attenzione alle norme igieniche
Il cibo etnico agli italiani piace. Secondo la Coldiretti almeno un italiano su tre consuma cibo etnico durante l’anno. Negli anni tra il 2012 e il 2017, i ristoranti stranieri in Italia sono aumentati del 40%.
Particolare attenzione, nell’indagine condotta dal generale dei carabinieri Adelmo Lusi, è stata rivolta a quegli esercizi che adottano la formula “all you can eat”. Si è voluto accertare il livello essenziale delle corrette prassi igieniche e delle forniture dei prodotti da consumare.
Ciò che è emerso dall’ispezione dei Nas, risulta sconcertante anche per il rispetto delle più basilari norme igieniche. Cibi scaduti, scongelati e ricongelati, etichette incomprensibili, importazioni vietate.
Sono queste le irregolarità più diffuse riscontrate dai Nas, che hanno fatto chiudere o sospendere 22 attività e sequestrare 128 tonnellate di cibo.
Le irregolarità e le violazioni penali ed amministrative
Queste tonnellate di cibo sequestrato di prodotti ittici, carnei e vegetali, sono risultate non idonee al consumo, perché prive di tracciabilità e in cattivo stato di conservazione.
I provvedimenti disciplinari effettuati per la chiusura o la sospensione delle 22 attività, corrispondono ad un valore commerciale di 5,3 milioni di euro.
In totale ci sono state 477 violazioni penali ed amministrative contestate, 23 operatori sono stati deferiti all'Autorità giudiziaria. Per altri 281, ci sono state sanzioni amministrative pari a 411mila euro.
Per quanto riguarda invece le sanzioni penali, i reati più contestati, 27 in tutto, sono stati quelli di frode in commercio e quelli di cattiva conservazione degli alimenti.
Le dichiarazioni del generale Lusi e del ministro Grillo
Secondo il generale Adelmo Lusi, si sono rispettate tutte le metodologie dei controlli, mettendo una rigorosa attenzione e rispetto riguardo “le procedure di preparazione, conservazione e somministrazione degli alimenti”. I controlli si sono rivolti in maniera metodologica, anche per quel che riguarda “lo stato igienico e strutturale dei locali di ristorazione". Si è posta attenzione su come i cibi rispettassero la catena del freddo e cita sempre il generale, ”alle materie prime provenienti da Paesi esteri”.
Il ministro della salute Giulia Grillo, ringraziando l’operato dei Nas dei carabinieri, ha commentato: “Spesso manca la conoscenza del nostro sistema di regole, che è tra i più avanzati a livello mondiale” e poi ha anche aggiunto che per la tutela di tutti “etnico non deve far rima con fuorilegge”.