Notizia aggiornata il 3 marzo alle 18:45

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Ad oggi non esistono medicinali che siano scientificamente ritenuti efficaci contro il temuto coronavirus. La corsa a un vaccino è iniziata da tempo ma, stando alle indicazioni ufficiali, richiederà ancora molti mesi per poter essere commercializzata.

Tuttavia, diversi enti di ricerca si sono attivati per trovare dei trattamenti efficaci per contrastare i sintomi e la propagazione del Covid-19. Sebbene tali studi non siano ancora ufficiali e non si possano in alcun modo ritenere comprovati, diverse riviste autorevoli, tra cui Nature Research, ne parlano con soffusa speranza. Uno di questi è uno studio riguardante il resveratrolo, un fenolo naturale presente in diverse piante.

Resveratrolo, una difesa contro funghi e batteri per le piante

Il resveratrolo è un fenolo prodotto in maniera naturale da numerose piante come ‘sistema di difesa’ in risposta agli attacchi subiti da agenti patogeni come batteri o funghi. Per l’uomo non comporta rischi, è infatti presente in diversi alimenti come uva, mirtilli, lamponi, gelso e arachidi.

Nel corso degli ultimi anni, alcune ricerche in vitro hanno evidenziato l'efficacia del resveratrolo contro altri ceppi simili al Codiv-19, come il Mers-Cov (un ceppo del coronavirus manifestatosi nel 2013 nel Medioriente e poi diventato epidemico nel 2018) che causa la Sindrome Respiratoria Mediorientale. Nel 2017 la rivista BMC Infectious Diseases ha pubblicato un articolo nel quale un gruppo di scienziati cinesi sostengono di aver dimostrato una significativa inibizione del MERS-CoV e una prolungata sopravvivenza cellulare dopo il trattamento in vitro con resveratrolo.

Anche in questo caso, però, la ricerca mostrava dei limiti evidenti, tra cui il fatto che il trans-resveratrolo utilizzato in vitro aveva un basso tasso di assorbimento e quindi non è certo che possano essere ritenuti efficaci sull’uomo. Inoltre, sebbene il parallelismo tra Covid-19 e MERS-Cov sia legittimo, viste le similitudini tra i virus, non c’è nessuna evidenza scientifica che il resveratrolo possa comportarsi allo stesso modo contro il coronavirus diventato epidemico negli ultimi mesi.

Gli studi per trovare dei trattamenti per rallentare il virus, o alleviarne la sintomatologia, nell'attesa che arrivi un vaccino, unica realistica possibile cura, sono numerosi e intraprendono le strade più disparate. Al momento, però, nessuna di esse è stata confermata da organi ufficiali. Quindi, sebbene gli studi sul resveratrolo continuino, non esiste nessun dato scientifico che dimostri che aumentando le quantità di alimenti che lo contegono si possa prevenire o alleviare i sintomi da coronavirus. Lo stesso vale per prodotti omeopatici o simili trattamenti naturali.