In Cina, nella città di Shandong, un operaio si è sentito male durante il tragitto che lo portava a lavoro ed è deceduto dopo poche ore. La causa della morte è un particolare virus, chiamato hantavirus, che può essere trasmesso all'uomo attraverso contatti con ratti e topi. I virologi, pur rilevandone una certa pericolosità, parlano di una trasmissibilità all'uomo molto rara, scongiurando il pericolo di un'altra epidemia.

Hantavirus: sintomi simili al Covid-19 ma il virus è molto diverso

L'hantavirus può essere trasmesso da topi e ratti all'uomo e provoca febbre emorragica con sindrome renale.

Si tratta di un virus molto differente da quello che causa la sindrome Covid-19, anche se molti sintomi sono simili. Questi sono stati riscontrati nell'operaio cinese morto mentre si recava a lavoro: in particolare era evidente una grave infezione ai polmoni.

Ma a differenza del coronavirus, l’hantavirus non si trasmetterebbe tra gli umani attraverso le vie respiratorie, ma per mezzo di secrezioni corporee e sangue. Questo è ciò che ha dichiarato il virologo Yang Zhanqiu di Wuhan al Global Times. Lo stesso ci ha tenuto a sottolineare che non si può essere contagiati in contemporanea da coronavirus e da hantavirus.

Tasso di mortalità e origini dell'hantavirus

Hantavirus prende il nome da un fiume presso cui furono contagiati dei soldati americani nella Guerra di Corea degli anni '50.

La trasmissione tra umani è rara e non avviene per via aerea, ma per contrarre l'hantavirus si deve essere venuti a contatto con escrementi di roditori. L'aver ingerito cibi toccati da topi e ratti è il veicolo più comune di questo virus orientale.

Secondo statistiche mediche degli Stati Unit, l'hantavirus, seppur raro, ha un tasso di mortalità elevato, pari a circa il 38%.

Questi i dati comunicati dal Centro per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie Statunitense. I sintomi si presentano anche dopo due mesi dall'esposizione a feci e urine dei roditori infetti, ma gli esperti rassicurano, affermando che la trasmissione è rara, anche tra ratti, topi e umani.

Hantavirus e i social

La notizia dell'operaio cinese deceduto a causa dell'hantavirus sta circolando online e anche sui social.

Hyst, rapper italo-giapponese, è stato uno dei primi personaggi famosi a parlare della vicenda. Si tratta dello stesso rapper che aveva già confezionato freestyle e un brano sul coronavirus. "Non ci credo, non ci credo", ha affermato sul suo profilo Instagram. A metà tra beatbox e freestyle, lo stesso rapper dice di essere il primo anche questa volta a utilizzare i nomi dei virus e le notizie dei contagi per confezionare brani e strofe rappate.