Con l'emergenza sanitaria il web offre giornalmente da diverse settimane live in streaming di artisti più o meno famosi, veri e propri festival e gare canore. Ci sono però anche "cantautori domestici" che hanno sempre trovato ispirazione tra le quattro mura, anche prima di questa fase di isolamento. Uno di questi è Francesco Sgrò che si racconta in esclusiva a Blasting News e spiega perché restare in casa possa essere proficuo per alcuni artisti.

Sgrò, cantautore domestico

Ti definisci un “cantautore domestico” già da tempi non sospetti, cioè molto prima della fase attuale.

Cosa trovi di magico e irrinunciabile per la tua ispirazione tra le quattro mura domestiche?

'Ognuno ha un "garage" dove dentro finiscono tutte le emozioni, anche quelle di cui faremo a meno. In differita per esempio, mio ultimo progetto, nasce qualche anno fa in un periodo in cui avevo deciso di starmene chiuso dentro quel garage. È stato un periodo in cui avevo un po' rinunciato "al fuori", avevo una grandissima esigenza di riordinare tutto il mio materiale emotivo, altrimenti non sarei riuscito ad andare avanti. Quell'esperienza ha significato anche rubare del tempo alla felicità, ma è stata un'esperienza decisiva, è lì che ho deciso che volevo un vita in forma attiva e non passiva. "Cantautore domestico" è una definizione, anche un po' ironica per descrivere da dove viene la mia voce.

Viene da quel garage, da quelle quattro mura, da quel raccoglimento'.

Cosa diresti a chi invece non riesce proprio a stare a casa e anzi si sente irrequieto?

'Gli direi che lo capisco. Per fare canzoni, per esempio, bisogna essere ossessionati e l'ossessione è quella di entrare nella realtà. Voglio farmi di realtà pure io, di nuovo'.

Come stai vivendo oggi questa situazione particolare, sia da un punto di vista lavorativo che personale ed emotivo?

'Per adesso la sto prendendo bene, anche se è sempre più faticosa. Dico bene perché prima il mio continuo correre su e giù, il mio lavorare tutto il giorno, il mio uscire tutte le sere alla ricerca di qualcosa che non mi appagava mai ho capito che toglieva trasparenza alla vita, alle cose, agli oggetti e ai sentimenti.

Questo periodo particolare mi ha fatto fermare, mi sta facendo digerire la realtà. Ne avevo bisogno'.

Sgrò: 'Quegli artisti sviliscono la musica'

Cosa pensi di tutti gli artisti che stanno organizzando, e hanno già fatto, concerti, lezioni, live in queste settimane?

'Penso che se vogliono farli fanno bene a farli, non ci vedo niente di male. Tanto siamo tutti consapevoli che l'esperienza del concerto col pubblico davanti è un rito insostituibile'.

Cosa rimproveri in generale alla musica e agli artisti oggi?

'Mi dispiace quando ascolto qualcosa di poco sincero, mi dispiace perché sono convinto che quegli artisti sanno benissimo quello che stanno facendo. Cioè che sviliscono la musica, ne rinsecchiscono la meraviglia che dovrebbe sempre produrre.

A questo proposito vorrei dire una cosa su Mirko Bertuccioli dei Camillas, che è morto qualche giorno fa. Ci conoscevamo, non posso dire di essere stato suo amico, però gli volevo molto bene. Mirko era un artista incredibile, creativo come pochi, lucidissimo, autoironico al massimo, riusciva a piegare il senso delle parole ai suoi desideri, riusciva a fargli fare dei giri assurdi e te le ridava indietro cambiate, trasformate. Lo stesso vale per Vittorio, l'altro componente dei Camillas, loro sono la bella musica, sono la meraviglia'.

Un love test

In differita è il tuo primo singolo, anche lui in qualche modo ha un titolo calzante con il periodo che stiamo vivendo, è così?

'Sentirsi in differita è una condizione comune.

Capita a tutti di essere in differita rispetto alla realtà, rispetto alla propria età, rispetto alla propria relazione, rispetto ai propri desideri e anche rispetto ai propri genitori e amici'.

C’è anche un love test che hai proposto come iniziativa legata a questo singolo, perché partecipare?

'Per entrare sempre di più nel mondo di Sgrò e poi perché così potete testare le vostre abilità amorose'.