L'Agenzia europea per i medicinali ha pronunciato ieri, 18 marzo 2021 alle ore 17:00, il proprio verdetto sul vaccino anti-Covid AstraZeneca, la cui somministrazione era stata sospesa in via precauzionale in vari paesi europei, tra cui l'Italia, la Francia e la Germania, nei giorni scorsi, a causa di alcuni gravi eventi avversi verificatisi a poche ore dalla ricezione del siero.

Le conclusioni dell'Ema sono che il vaccino anglo-svedese sia "efficace. In questo momento i benefici superano di gran lunga i suoi rischi" e quindi il suo uso dovrebbe proseguire per salvare vite.

Così si è pronunciato il Direttore esecutivo dell'Ema, Emer Cooke. Un verdetto definitivo che già si prevedeva nei giorni scorsi, date le parole di Marco Cavaleri, responsabile per la strategia vaccinale dell'Ema.

Escluse le relazioni con i casi di trombosi

Emer Cooke ha escluso le relazioni tra vaccino e i rari casi di trombosi. A detta di Sabien Straus, presidente del Prac (Commissione di farmacovigilanza), i casi di trombosi dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca sono inferiori a quelli che avvengono tra la popolazione non vaccinata. La commissione sulla sicurezza dell'Ema non ha trovato prova di problemi di qualità o sui lotti. Emer Cooke ha specificato che verranno lanciati ulteriori approfondimenti per capire di più riguardo i rari eventi avversi verificatisi a seguito delle vaccinazioni effettuate con il siero anglo-svedese.

Tuttavia, non è escluso un legame con rare trombosi: sono stati riportati, infatti, 25 casi di eventi tromboembolici rari su 20 milioni di vaccinati, dunque è opportuno avvertire di tali possibilità.

Il foglietto illustrativo va aggiornato

Secondo Sabien Straus, bisogna aggiornare il foglietto illustrativo del vaccino AstraZeneca, in modo tale da permettere al pubblico e agli operatori sanitari di conoscere tutte le informazioni relative ai possibili effetti collaterali e per far sì che possano essere mitigati.

Una decisione informata può aumentare la fiducia nel vaccino da parte degli Stati membri dell'UE, che hanno sospeso le somministrazioni in attesa del verdetto dell'Ema, per poter prendere delle decisioni sulla prosecuzione della campagna vaccinale sulla base di un verdetto scientifico affidabile.

La ripresa delle vaccinazioni in Italia e Francia

Non è stato stabilito "nessun nesso tra questi eventi rari e il vaccino in questione. Ovvero sono eventi segnalati ma in cui non è stabilito un nesso di causalità. Questo può portare comunque, analizzando il complesso dei fenomeni accaduti, ad alcune raccomandazioni all'uso che sono in corso di valutazione". Queste le parole, in audizione in Commissione Affari Sociali della Camera, pronunciate poche ore prima del verdetto dell'Ema, ieri mattina alle ore 9:00, da Nicola Magrini, direttore generale dell'Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) in merito alle trombosi verificatesi in alcune persone che poche ore prima avevano ricevuto la somministrazione del vaccino AstraZeneca.

Tali eventi avevano un "rischio di base noto".

Per l'agenzia britannica del farmaco, è escluso ogni legame tra trombosi e vaccino, per cui è raccomandata la continuazione della somministrazione di AstraZeneca, mai sospesa in Inghilterra. Il premier Mario Draghi dichiara di aver accolto con soddisfazione il pronunciamento dell'Ema, confermando l'impegno a vaccinare il maggior numero di persone nel minor tempo possibile. Le vaccinazioni con AstraZeneca riprenderanno in Italia oggi, 19 marzo, alle ore 15, come comunicato dal ministero della Salute.

Subito dopo la conferenza stampa dell'Ema, anche la Francia ha ripreso le vaccinazioni con AstraZeneca, dopo la sospensione annunciata martedì dal presidente Macron.