La città pugliese piange il suo grande eroe. A tempo di record l'aggirornamento su Wikipedia, che traccia la storia del grande atleta.

Nacquein una modesta famiglia di Barletta.Il padre sarto e la mamma casalinga. Dopo le medie si iscrisse aragioneria. A 15 anni, su uno stradone di Barletta, sfidò invelocità una Porshe color aragosta e un' Alfa Romeo 1750 rossa: apiedi, sui 50 metri, battè l'una e l'altra guadagnando le 500 lireper pagarsi un cinema o un panino. Proseguì gli studi all'ISEF,Istituto superiore di educazione fisica.

Erasposato con Manuela Olivieri, avvocato.

Laureato a Bari una primavolta in scienze politiche, su consiglio di Aldo Moro, alloraministro degli Esteri. Poi ha conseguito anche le lauree ingiurisprudenza, scienze dell'educazione motoria e lettere.

PietroMennea ha esercitato la professione di avvocato e dottorecommercialista ed è stato autore di 20 libri.

Nel2000 il nome di Mennea tornò agli onori delle cronache quandol'Università degli studi dell'Aquila, presso cui aveva partecipatoad un concorso per la cattedra di Sistematica,regolamentazione e organizzazione dell'attività agonisticapresso la facoltà di Scienze motorie, gli propose l'assunzione,essendosi classificato primo in graduatoria, ma, giudicando laposizione di professore a contratto (istituto di diritto privato)incompatibile con la carica di membro del Parlamento europeo (caricadi natura pubblica), gli chiese le dimissioni da quest'ultimo.

Lavicenda provocò polemiche ed interrogazioni parlamentari. Tuttaviail Governo Amato, rappresentato dall'allora Sottosegretario di Statoper l'Università e la Ricerca Scientifica e Tecnologica on. LucianoGuerzoni, diede ragione all'Università.

Menneaè stato docente a contratto di Legislazioneeuropea delle attività motorie e sportivepresso la Facoltà di Scienze dell'Educazione Motoria dell'Università"Gabriele d'Annunzio" di Chieti – Pescara.

Nel2006 ha dato vita insieme alla moglie Manuela Olivieri alla"Fondazione Pietro Mennea", onlus con lo scopo primario dicarattere filantropico, ossia effettuare donazioni costanti nel tempoed assistenza sociale ad enti caritatevoli o di ricercamedico-scientifica, associazioni culturali e sportive, attraversoprogetti specifici e concreti.

Lo scopo secondario è di carattereculturale, e consiste nel diffondere lo sport ed i suoi valori,nonché promuovere la lotta al doping, che è diventata una tristepiaga per lo sport e la nostra società.

Oltrealla carriera sportiva, ha operato come curatore fallimentare einsegnante di educazione fisica, eurodeputato (a Bruxelles dal 1990al 2004) e commercialista.

Nel2010 - insieme alla consorte (entrambi legali con studio a Romaubicato vicino al tribunale civile) - si é occupato di classacctionnegli Stati Uniti per difendere alcuni risparmiatori italiani finitinel crac della Lehman Brothers.

Nelmarzo del 2012 la città di Londra, nell'ambito delle iniziativeconnesse ai Giochi Olimpici di Londra 2012 ha dedicato all'ex atletabarlettano, una stazione della metropolitana. Il21 marzo 2013, in una clinica di Roma, si è spento all'età di 61anni a causa di una grave malattia.