L'incidente mortale di Marco Simoncelli è avvenuto il 23 ottobre del 2011: indimenticabile quella drammatica domenica mattina del Gran Premio della Malesia. La competizione si svolge sul circuito di Sepang, vicinissimo a Kuala Lumpur, capitale della Malesia, nello stato di Selangor, distretto di Sepang.

La gara è appena iniziata, Simoncelli è al secondo giro quando in sella alla sua Honda purtroppo avviene il fatidico incidente. Il Sic perde il controllo della moto e lotta disperatamente per non cadere, di conseguenza la Honda attraversa la pista e due motociclisti gli sono inevitabilmente addosso, si tratta di Colin Edwards e di Valentino Rossi che non riescono a non investirlo.

L'impatto è tremendo e mortale.

Marco Simoncelli aveva solo 24 anni ed era già stato campione del mondo della classe 250 nel 2008. Aveva cominciato l'avventurosa corsa in moto a 7 anni, sulle minimoto. Un "grande" da subito: a 12 anni era diventato Campione Italiano e Campione Europeo nel 2002. Il Sic nacque a Cattolica, ma visse a Coriano, in provincia di Rimini. E proprio a Coriano è stato celebrato il suo funerale, il 27 ottobre del 2011. In memoria di Marco domenica 17 novembre verrà giocata una partita di calcio fra Cantanti e Piloti allo stadio Tardini di Parma, alle ore 15.00. È una delle tante idee della Fondazione Simoncelli.

"La Fondazione è nata su idea di Carlo Pernat nei giorni più bui per tutti noi - spiega il padre di Marco, Paolo Simoncelli - ma ben presto si è tramutata in qualcosa di meraviglioso." Sono riusciti a costruire un ospedale in Repubblica Dominicana, a donare un microscopio elettronico a una onlus.

"Ora siamo impegnati a raccogliere soldi per finanziare e realizzare un progetto in Italia, che sorgerà ad appena due km da Coriano. Si tratta di un centro diurno per disabili che fungerà da centro occupazionale, centro riabilitativo, casa famiglia."

La fidanzata di Marco lavora con la Fondazione ed è felice di poter aiutare gli altri tutti i giorni.

"Poteva non essere un pilota, ma un calciatore. A giocare era bravo. A dieci anni voleva fare i provini, quelli per le giovanili importanti. Poi ha scelto di correre." racconta Kate. E a noi torna in mente una frase che il Sic disse tempo fa: "Mi piacerebbe essere ricordato come uno che quando correva sapeva emozionare". Ed è proprio così, Sic.