Alla vigilia del via del Giro d'Italia, che partirà il 4 maggio con la tappa Venaria Reale - Torino, tutti gli occhi del ciclismo sono concentrati su Tadej Pogacar. Il fuoriclasse sloveno è il grande favorito per la vittoria finale, una posizione tanto forte da far immaginare a molti osservatori una corsa dall'andamento a senso unico e dall'esito scontato. Tra le tante attenzioni, notizie e curiosità che ruotano in questi giorni attorno a Pogacar, ha destato un certo interesse un'intervista rilasciata dal suo manager Alex Carera al giornale belga Het Nieuwsblad.

Carera ha svelato di aver incontrato il futuro numero uno del Ciclismo mondiale in una corsa juniores italiana, il Giro della Lunigiana, e di essersi convinto del suo talento dopo averlo visto vincere in sella ad una bicicletta molto più pesante di quelle usate dagli avversari. "Ha usato una bici di nove chili e mezzo e ha vinto comunque" ha raccontato il manager.

Carera: 'A 18 anni ha firmato il contratto con noi'

Questo curioso episodio è avvenuto al Giro della Lunigiana del 2016. Questa corsa è uno degli eventi più importanti del ciclismo internazionale per la categoria juniores. In quella edizione il giovane Tadej vinse la tappa di Ortonovo e la classifica finale. Carera notò un particolare che lo convinse dello straordinario talento del ragazzo sloveno.

"Vinse usando una bici molto pesante. Noi quel giorno alloggiavamo nel suo stesso hotel e il nostro sospetto fu confermato. Aveva vinto usando una bici di nove chili e mezzo. Non molto tempo dopo siamo andati a Komenda, in Slovenia, a casa sua. Sono bastati dieci minuti per firmare un contratto con noi quando aveva 18 anni" ha ricordato Carera.

In breve Tadej Pogacar fece il salto in una squadra continental, la Rog Ljubljana, con cui nel 2018 conquistò la vittoria del Tour de l'Avenir, il Tour de France giovanile. Quella vittoria gli permise di attirare l'attenzione di una delle squadre di punta del ciclismo mondiale, la UAE, con cui passò nel World Tour nel 2019, ottenendo subito il podio alla Vuelta Espana.

Alex Carera ha dichiarato che l'ambiente della UAE Emirates è l'ideale per Pogacar, e che il progetto potrebbe andare avanti ben oltre la scadenza del contratto attuale, nel 2027. "Quello che conta per lui sono le persone che ha intorno, gli piace avere sempre gli stessi meccanici, massaggiatori, direttori sportivi. Ha un legame molto stretto con questa squadra. Ha vinto il suo primo Tour de France quasi da solo, ma ora ha intorno un gruppo molto forte. Non escludo che possa restare nella UAE Emirates per tutta la sua carriera" ha commentato Carera.

Pogacar e la UAE Emirates

Il sodalizio tra Tadej Pogacar e la UAE Emirates, che Carera vede proseguire ad oltranza, è giunto alla sesta stagione.

Il fuoriclasse sloveno arrivò nella squadra all'inizio del 2019 come un giovane e promettente talento, in un team i cui leader erano Alexander Kristoff, Diego Ulissi, Rui Costa, Dan Martin e Fabio Aru, il grande colpo di mercato della stagione precedente reduce da un 2018 fallimentare.

In quella prima stagione Pogacar fece subito capire di essere un corridore speciale, iniziando subito a vincere in Algarve e in California per poi confermarsi a fine stagione nella Vuelta Espana, quando al debutto in un grande giro vinse tre tappe e concluse al terzo posto in classifica generale. Nel 2020 Pogacar esplose ancor più clamorosamente vincendo il Tour de France in un drammatico finale a Planche des Belles Filles. Negli anni seguenti ha conquistato ancora un altro Tour e sei classiche monumento. Il suo contratto con la UAE Emirates scade nel 2027, ma sembra destinato a essere prolungato ancora.