Durante la presentazione dell’Abu Dhabi Tour che si terrà dall’8 all’11 ottobre, Mark Cavendishha spiegato un’interessante teoria sull’evoluzione dei materiali e sulla loro efficienza a seconda delle caratteristiche fisiche dei corridori. Secondo il campione della Etixx Quickstep le maglie e i caschi che si stanno usando attualmente favoriscono i velocisti fisicamente più grossi come Marcel Kittel a scapito di quelli più minuti come lui. E’ una delle motivazioni addotte da Cavendish per la curva sempre più in picchiata della qualità dei suoi successi.

Maglie e caschi pro Kittel

Cavendish ha spiegato che l’avvento dei body e dei caschi chiusi ha dato un vantaggio ai velocisti di grande massa fisica, come tutti i suoi principali avversari, a partire da Marcel Kittel e Andrè Greipel. “I miei numeri dicono che sono ancora il più veloce. Un vantaggio che ho usato in passato erano le maglie e i caschi aperti. Con la mia taglia e la mia posizione in bici mi davano un bel vantaggio su tutti gli altri. Con i body e i caschi chiusi invece un ragazzone come Kittel riesce a risparmiare molta più energia di quello che posso fare io” ha spiegato Cavendish. Una considerazione che a prima vista può sembrare una scusa qualsiasi, ma che in una disciplina come le volate che si gioca su pochi centimetri, decimi di secondo e watt di differenza, è certamente molto interessante.

Dove sono le volate?

Cavendish ha poi puntato il dito contro l’organizzazione del Tour de France, che ha disegnato una corsa senza vere tappe per velocisti. “Ricordo le volate del 2008 e del 2009, erano delle vere volate con lunghi rettilinei e strade larghe. Una tappa per velocisti era una tappa per velocisti e una tappa collinare era una tappa collinare.

Ora invece ci sono sempre finali tortuosi, rotonde negli ultimi 600 metri, strappi. Quest’anno al Tour gli arrivi per velocisti erano tutti in leggera ascesa tranne uno” polemizza Cavendish.

Cavendish quest'anno ha segnato ben 14 vittorie, ma solo una di livello World Tour, una tappa del Tour de France.