Chiamatelo “biscottone” o chiamatelo “complotto”, fatto sta cheJorge Lorenzoha vinto il mondiale della Motogp 2015 anche seValentino Rossiresta pur sempre il vincitore morale del campionato. "Marquez e Pedrosa sapevano che mi giocavo moltissimo - ha dichiarato a fine gara Lorenzo - potevano rischiare di passarmi e non lo hanno fatto, sono stati molto bravi perché così il titolo rimane in Spagna”. Più chiaro di cosi non si può e, in fondo, vedere il pilota della Honda dietro Lorenzo per tutto il tempo, pronto a svegliarsi solo per evitare l’attacco di Pedrosa, più di qualche dubbio lo aveva sollevato, ma purtroppo non possiamo farci più nulla e accettare il verdetto delle corsa, anche se per tutti Valentino Rossi è, e rimane, il campione indiscusso e ineguagliabile.
La rimonta effettuata ieri dall’idolo di Tavullia ha dimostrato ancora una volta che, nonostante la veneranda età (rispetto ai più giovani rivali iberici), Rossi può regalare tante emozioni e dare a questo sport ancora tantoe, anche se adesso è molto amareggiato per ciò che è avvenuto, siamo sicuri che tornerà in pista più forte di prima.
Valentino è arrabbiato come non si era mai visto in passato, si è visto letteralmente strappato via un titolo che ormai sembrava suo e la cosa che più gli brucia è che le condizioni perché ciò avvenisse sono state create non dal rivale diretto per la vittoria del titolo, ma da una figura terza, Marc Maquez, che dall’Australia in poi ha influenzato l’andamento delle corse sempre in favore dell’altro spagnolo.
Errore di valutazione imperdonabile
Se usciamo però un momento dal vortice delle polemiche e analizziamo la stagione della Motogp, c’è un episodio su tutti che ha portato Valentino Rossi a cedere punti preziosi che poi si sono rivelati decisivi per la perdita del mondiale.Si tratta della gara di Misanodove il “Dottore” avrebbe potuto finire la gara saldamente in testa con Lorenzo fuori corsa per una scivolata, ma la sua ostinazione a ritardare il cambio moto gli ha fatto perdere secondi preziosi, tanto che l’idolo italiano ha concluso la gara in quinta posizione.
Questo è stato un errore di valutazione imperdonabile per un campione della sua portata, un errore che, se evitato, non solo gli avrebbe fatto vincere la corsa davanti ai suoi tifosi, ma gli avrebbe fatto recuperare punti preziosi su Jorge Lorenzo e, a Valencia, sarebbe stata di certo tutta un’altra storia.