Ancora poche settimane e Matteo Rabottini tornerà ad essere a tutti gli effetti un corridore professionista. Rabottini era stato squalificato per doping dopo una positività all’Epo riscontrata in un controllo dell’agosto 2014, quando militava nella Neri Sottoli. Il corridore sta finendo di scontare una squalifica di 21 mesi e dal 7 maggio potrà tornare a correre grazie all’ingaggio della squadra croata Meridiana Kamen.

Rabottini all’inferno

Matteo Rabottini stava disputando una buona stagione, pur senza acuti, quando nell’agosto del 2014 arrivò la notizie della sua positività all’Epo.

Per il corridore abruzzese della Neri, la squadra diretta da Angelo Citracca e Luca Scinto, iniziò così una discesa all’inferno, per dirla con le parole di una discussa intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport. Rabottini vide crollare la sua vita ben oltre l’aspetto sportivo. Il padre, l’ex corridore Luciano, e il resto della famiglia troncarono ogni rapporto con lui, che si trovò solo e dimenticato, anche se per colpa propria. Rabottini raccontò di aver ceduto al doping solo una volta e di aver comprato l’Epo per 300 euro, “un errore che mi ha rovinato la vita” ammise il corridore abruzzese.

Una nuova chance con la Meridiana

Per la collaborazione offerta Matteo Rabottini ha ottenuto un piccolo sconto sulla canonica pena di due anni di squalifica, che sono diventati 21 mesi, con la scadenza fissata al 6 maggio.

Trovare un nuovo ingaggio, qualcuno disposto a dargli fiducia, non è stato semplice. Ma alla fine si sono aperte le porte della Meridiana Kamen. Si tratta di una squadra continental croata, una destinazione abituale per corridori che rientrano da squalifiche per doping. Qui hanno corso in passato corridori come Davide Rebellin e Patrick Sinkewitz, ma anche nomi un po’ meno noti, come Maurizio Biondo o Enrico Rossi, reduci da vicende analoghe. Una squadra vista con un po’ di sospetto per questa abitudine di ingaggiare corridori che hanno commesso degli errori, con cui Rabottini cercherà un difficile rilancio della propria carriera.