Era la sua giornata, e a suo modo Fabian Cancellara è riuscito a conquistarsi ancora uno spazio nel cuore dei tifosi di Ciclismo. Non con una vittoria, impossibile dopo i problemi fisici degli ultimi giorni, ma con una prestazione da campione autentico. Con grande cuore il fuoriclasse svizzero ha tirato fuori il limite delle sue possibilità attuali e forse anche oltre. L’ottavo posto finale non entrerà nella bacheca dei suoi risultati più importanti, ma l’immagine di un Cancellara stremato resterà tra i simboli di questo Giro d’Italia.

Cancellara, una vigilia difficile

Fino ad un paio di giorni fa Fabian Cancellara era il principale favorito della cronometro che oggi ha aperto il Giro d’Italia 2016 sulle strade di Apeldoorn. Poi il campione della Trek Segafredo ha cominciato ad accusare i primi sintomi influenzali, febbre e gastroenterite. Già alla presentazione delle squadre di ieri si è capito che Cancellara non sarebbe stato in grado di competere al top delle sue possibilità. Stanotte lo svizzero ha ancora accusato gli stessi sintomi che lo hanno ulteriormente debilitato. Ma nonostante tutto ha preso il via con straordinaria motivazione, dando il 100% e forse anche qualcosa in più per cercare in qualche modo di sopperire alla mancanza di energie.

Si è visto chiaramente un Cancellara senza la forza dirompente dei giorni migliori, ma con grande cuore è riuscito ugualmente a portare a termine una cronometro di grande valore: ottavo a 14’’ da Tom Dumoulin. Una crono da vero Spartacus.

Cancellara: ho fatto il massimo

“Ho avuto delle sensazioni strane durante la corsa” ha dichiarato Cancellara confermando le sue difficoltà “Ho fatto il massimo, più di questo non era possibile.

Nelle ultime due settimane avevo delle buone sensazioni. Oggi quando spingevo sentivo che mi mancava qualcosa. Non riuscivo a dare di più, a spingere di più. Ho detto che avrei dato tutto quello che potevo ed ho fatto questo. Sono un po’ deluso, ma la situazione è questa, sono ancora malato”. Cancellara comunque confida di poter superare senza intoppi le due giornate olandesi tutte in pianura e poi approfittare del giorno di riposo per presentarsi in condizioni migliori alla ripartenza dall’Italia e poter essere protagonista nelle altre tappe.