Che batosta per Vincenzo Nibali nella cronoscalata all’Alpe di Siusi. Il siciliano ha vissuto una delle tappe più difficili della sua carriera nella giornata che ha decretato l’allungo forse decisivo di Steven Kruijswijk in testa alla classifica generale del Giro d'Italia 2016. L’olandese ha chiuso al secondo posto con lo stesso tempo rispetto al sorprendente russo Foliforov, vincitore di tappa.
Chaves ha ceduto 40’’ e Nibali oltre due minuti.
Nibali, cronoscalata da incubo
I 10 km e 800 metri di cronoscalata da Castelrotto all’Alpe di Siusi hanno presentato il conto a chi non ha recuperato dalle fatiche del tappone dolomitico di ieri. Prima dell’entrata in scena dei big della classifica si è assistito alla sorprendente scalata dei due russi della Gazprom, Foliforov e Firsanov, che si sono issati in prima e seconda posizione. Foliforov ha incredibilmente retto all’arrivo dei corridori più forti, tirando fuori da chissà dove una vittoria di tappa che nemmeno il più accanito tifoso della squadra russa avrebbe potuto pronosticare.
Poi è stata la corsa per la classifica. Valverde ha ritrovato un buon smalto in una prova più adatta a lui rispetto al tappone da fondisti di ieri. Chaves ha iniziato con qualche difficoltà nel tratto più veloce per poi trovare la giusta cadenza nelle pendenze più elevate, il suo terreno. Kruijswijk ha pedalato con apparente facilità, dimostrando di aver ancora nel serbatoio molte energie dopo la maratona di ieri. Nibali ha faticato fin dall’inizio, più scomposto del solito, e con il passare dei chilometri per il siciliano la scalata è diventata un vero incubo.
Kruijswijk sempre più rosa
Nibali non si è trovato a suo agio nemmeno con il passaggio alla parte più ripida della salita, dove ha spinto senza brillantezza e con un’azione frammentaria.
E’ stato anche sfortunato, costretto a cambiare bici per la rottura del cambio. Alla fine il suo distacco è stato abissale, 2 minuti e 10 secondi rispetto a Steven Kruijswijk che ha impattato il tempo di Foliforov perdendo la tappa per questione di decimi. Valverde ha rialzato la testa chiudendo a soli 23’’ e bene si è difeso Chaves a 40’’, un distacco che vale il sorpasso a Nibali in seconda posizione. Buona la prova di Zakarin a 47’’, mentre Majka continua il suo Giro d'Italia senza infamia e senza lode perdendo ancora 1’09’’. Molto male invece Amador, in picchiata con l’arrivo delle vere montagne, così come Pozzovivo e Uran, lontani dal livello a cui si attendevano in questo Giro d’Italia.
Ora Kruijswijk ha messo tra sé e gli altri dei distacchi davvero importanti, che l’olandese e la sua Lotto Jumbo saranno chiamati a difendere nell’ultima settimana, da martedì con la tappa di Andalo.
Classifica generale
1 Steven Kruijswijk
2 Esteban Chaves a 2'12''
3 Vincenzo Nibali a 2'51''
4 Alejandro Valverde a 3'29''
5 Rafal Majka a 4'38''
6 Ilnur Zakarin a 4'40''
7 Andrey Amador a 5'27''
8 Bob Jungels a 7'14''.