E’ finito amaramente il Giro d’Italia di Giacomo Berlato, il corridore che dopo le prime tappe era stato ribattezzato il “ragazzo in fuga”. Non avendo doti da campione, il corridore della Nippo Fantini si era ritagliato un suo spazio particolare in questo Giro d’Italia, cercando in ogni tappa di entrare nella fuga da lontano. Berlato ha però peccato di inesperienza e generosità e nel tappone dolomitico di Corvara, dopo l’ennesima fuga, è stato costretto a fermarsi a causa di una crisi ipoglicemica.

Berlato, un errore stupido

Quelli di Giacomo Berlato non erano attacchi di un campione che vuole vincere il Giro d’Italia e neanche una tappa.

La sua dote più grande, la generosità, l’ha convinto a concentrarsi su un traguardo a sua misura, la classifica dei corridori con più chilometri percorsi nelle fughe. Per centrare questo traguardo Berlato è andato all’attacco nelle prime due tappe olandesi e poi ancora altre volte al rientro in Italia consolidando la prima posizione nella speciale classifica. E’ stato anche vittima di un incidente nel giorno di riposo che lo ha costretto a qualche punto di sutura sul mento, ma non ha desistito.

Anche ieri, nel tappone di Corvara con i sei colli, è andato in fuga aiutando il capitano Damiano Cunego nella sua caccia alla maglia azzurra dei Gpm. Ma la troppa generosità e l’inesperienza ha fatto un brutto scherzo a Berlato: “Lo abbiamo richiamato più volte ma si è alimentato poco.

Non si possono fare errori così, soprattutto in una tappa di montagna del Giro d’Italia. Spero che gli serva da insegnamento per non fare in futuro altri errori così stupidi” ha spiegato il Ds Stefano Giuliani.

Berlato, addio Giro d’Italia

Il sogno di Giacomo Berlato di vincere la classifica del corridore con più chilometri in fuga si è infranto a due km dalla cima del Passo Valparola.

La tappa era ormai quasi al termine, ma il corridore veneto è stato costretto a fermarsia causa di una crisi ipoglicemica dopo essersi alimentato troppo poco durante la corsa. Berlato è stato soccorso da un’ambulanza e dopo un’ora ha superato la crisi. Il suo Giro d’Italia è finito così. “Mi piace andare in fuga e fare fatica, ma oggi ho sbagliato e mi sono spento” ha spiegato amaramente Berlato “Volevo salire sul palco del Giro per il premio delle fughe. Mi scuso con i miei compagni, non farò più errori così stupidi ed evitabili”.