Chi si aspettava un successo di Fabio Aru nella terza tappa del Delfinato che pareva sorridere ai corridori veloci? Lo scalatore della Astana ha lanciato un attacco su una salitella di seconda categoria a venti chilometri dall’arrivo, restando poi solo al comando e resistendo al rientro del gruppo. Una bella iniezione di fiducia in una stagione che finora gli aveva riservato solo delusioni.

L’attesa della salita finale

Con un percorso ondulato e una salita di seconda categoria a circa venti chilometri dall’arrivo, questa terza tappa del Giro del Delfinato sembrava aperta ad una fuga da lontano o ad una volata ristretta.

La fuga è partita nelle fasi iniziali, con Terpstra, Gautier, De Gendt e Claeys. Nonostante la buona qualità dei battistrada, l’azione non è decollata e già prima dell’inizio della salita il gruppo ha ripreso tutti. I 3 km all’8% verso il Gpm di Secheras non sono stati condotti a velocità forsennate, con quasi tutti i velocisti che sono riusciti a salvarsi. Ma le squadre ne sono uscite decimate e la corsa si è così aperta agli attacchi, senza nessuno in grado di imporre un controllo efficace.

Fabio Aru, una vittoria nuova

Tony Martin ha allungato ad inizio salita, poi sono stati Grmay e Rolland ad uscire dal gruppo, seguiti da Fabio Aru. Altri corridori si sono aggregati nel falsopiano successivo, con anche Luis Leon Sanchez, Landa, Morabito, Yates e De Clerq.

Ma con poca collaborazione e il gruppo ad una decina di secondi l’azione è sembrata sfumare. Aru ha però provato un rilancio, mentre tutti gli altri sono stati raggiunti. Lo scalatore sardo è sembrato sul punto di essere ripreso in un tratto di falsopiano, ma la successiva discesa tecnica gli ha dato l’occasione di allungare ancora, anche grazie ad una scivolata in testa al gruppo.

Aru ha aggredito con grande caparbietà il finale, arrivando agli ultimi chilometri in piano con una quindicina di secondi di vantaggio. Il gruppo non è riuscito a lanciarsi al massimo della velocità, visto che i velocisti si sono trovati con pochi compagni di squadra da far lavorare. Lo sprint di Kristoffdavanti a Bonifazio e Alaphilippe così è servito solo per la seconda piazza, ad una manciata di metri dal festante Aru.

Per il sardo prima vittoria dell’anno, un successo che gli dà una bella spinta morale in vista del Tour. E’ una vittoria inedita per lui, che finora aveva conquistato solo i tapponi dei grandi giri.

In classifica Contador continua a guidare con 6’’ su Porte e 13’’ su Froome.