Alla prima occasione Sonny Colbrelli ha subito fatto capire di valere il confronto con i big del Ciclismo. Nella seconda tappa della Parigi Nizza, dopo una corsa tirata e dal sapore della grande classica, il bresciano della Bahrain Merida si è preso il lusso di battere allo sprint pezzi da novanta come John Degenkolb e Arnaud Demare. Per Colbrelli è la prima vittoria a livello World Tour in questa che è la sua prima stagione in una squadra della massima serie.

Colbrelli: “La prima grande vittoria”

Sonny Colbrelli è arrivato solo ora, alla soglia dei 27 anni e dopo cinque stagioni da professionista, in una squadra World Tour che possa portarlo a misurarsi sui palcoscenici più importanti del ciclismo internazionale.

Per questo il 2017 è una stagione fondamentale per lui, per capire davvero quale può essere il suo potenziale massimo. È bastato poco per trovarlo davanti a battagliare, e a superare i campioni già affermati. La seconda tappa della Parigi Nizza si è presentata come un’occasione ideale per lui, che predilige le volate al termine di corse tirate, in cui si è dovuti andare tanto al limite da far fondere il motore dei velocisti puri.

Colbrelli invece si è presentato al rettilineo finale con ancora tanta forza e l’ha sprigionata tutta in uno sprint infinito che non ha avuto nessuna pausa e nessuna flessione. Una volata vincente alla Kristoff, o magari alla Degenkolb, per evocare il marchio di fabbrica di due campioni con caratteristiche simili alle sue.

E proprio Degenkolb è stato il battuto di giornata per l’emozione incontenibile di Colbrelli. “Sono molto contento perché è la mia prima vittoria in una gara di questo livello” ha raccontato il bresciano subito dopo il traguardo “Ho lanciato lo sprint da lontano ed ha funzionato”. Colbrelli avrà ancora altre occasioni nei prossimi giorni, ma comincia a pensare un po’ più in là e un po’ più in grande: “La vittoria mi dà un sacco di fiducia per la Milano Sanremo, è una corsa importante per me in cui sono già finito 6° e 9° in passato”.

Obiettivo centrato dunque per la Bahrain Merida, che ha raccolto quella tappa che sperava di ottenere in questa Parigi Nizza: “Colbrelli è un velocista solido, ama le tappe collinari e difficili” ha spiegato il Ds Philippe Mauduit “Non è esplosivo come i velocisti migliori ma può fare bene in tappe come questa. Volevamo vincere una tappa con Sonny o con Bonifazio, che però è rimasto intrappolato nei ventagli fin dai primi chilometri e si è ritirato”.