Mai come quest’anno il Tour de France si preannuncia incerto ed equilibrato nella corsa alla maglia gialla. Chris Froome si presenta all’appuntamento più importante dell’anno senza quell’impressione di superiorità destata nelle scorse stagioni. Anzi, il tre volte vincitore del Tour quest’anno è ancora fermo a quota zero nel conto dei successi. Per contro c’è una concorrenza che avanza, a partire da un Richie Porte mai così continuo e convinto come adesso. Froome si è detto convinto di arrivare al Tour in ottime condizioni, ma è sembrato più prudente e alla ricerca di qualche giustificazione per mettere le mani avanti rispetto ad un possibile insuccesso.
Froome: ‘Un percorso inadatto a me’
Nonostante le tre maglie gialle conquistate negli ultimi quattro Tour de France, Chris Froome arriva a questa edizione della corsa più importante del mondo con poche certezze. Una è sicuramente la forza della sua squadra, un Team Sky anche quest’anno superiore a tutte le altre formazioni. L’altra è l’esperienza data dalle tre vittorie già ottenute in Francia. Ma il resto, la condizione, la brillantezza e il confronto con gli avversari hanno parlato fin qui di un Chris Froome in difficoltà, o almeno ben lontano dai picchi stellari raggiunti negli anni scorsi.
Il campione della Sky è stato battuto sonoramente anche al Giro del Delfinato, tanto in montagna quanto a cronometro, dando forza alla tesi di un corridore che sta cominciando la parabola discendente dopo essere stato spremuto fino all’eccesso.
Ormai a pochi giorni dal via del Tour de France, che scatterà il 1° luglio da Dusseldorf, Froome ha aggiunto un altro motivo di incertezza, stavolta esterno, forse solo per dare già una giustificazione ad un possibile risultato modesto. Secondo il campione britannico il percorso non fa per lui: “Il tracciato di questo Tour de France non è adatto a me come lo era invece negli anni precedenti” ha dichiarato Froome a Cyclingweekly.
Poca cronometro e pochi arrivi in salita
L’analisi negativa di Froome sul percorso del Tour de France si basa sul fatto che essendoci pochi chilometri a cronometro, tante montagne ma solo tre arrivi in salita la corsa sarà più difficile da controllare e interpretare, con poche differenze e più aperta a possibili sorprese. “Vorrà dire che saremo tutti molto vicini e sarà più eccitante per gli spettatori” ha spiegato Froome, che cercherà di adattarsi a questa nuova configurazione del percorso.
“Non posso fare affidamento su quello che ho fatto l’anno prima, ogni Tour è diverso” ha continuato Froome, che nonostante gli scarsi risultati raccolti fin qui resta abbastanza fiducioso. “Ho avuto una crescita lenta, ma fa parte del piano, ho programmato una partenza rilassata perché adesso avrò un’estate intensa” ha spiegato il campione della Sky, che dopo il Tour de France continuerà la sua stagione correndo anche la Vuelta Espana.