Appena andata in archivio un’edizione del Tour de France piuttosto anomala dal punto di vista del percorso, è già tempo di pensare a come sarà la Grande Boucle del prossimo anno. Il Tour 2018 dovrebbe essere all’insegna della tradizione, con un percorso quasi interamente francese e il ritorno ad alcuni arrivi in montagna tra i più classici. Sicura ed ufficiale è già la partenza dalla Vandea, anche se rispetto al programma originario è stato deciso di posticipare la data di una settimana per non sovrapporsi ai Mondiali di calcio.

Tour de France in stile classica

Il Tour de France 2018 partirà dalla Vandea sabato 7 luglio. Le prime due tappe saranno in linea, mentre la terza tappa segnerà il ritorno della cronosquadre, su una distanza di 35 km. Questo è il programma del Gran Depart già presentato ufficialmente. Da qui poi il Tour de France 2018 dovrebbe continuare nel nord, raggiungendo la Bretagna per un omaggio a Bernard Hinault a 40 anni dalla prima delle sue cinque maglie gialle. Come anticipato da Cyclingweekly, potrebbe essere una prima settimana dal sapore di classica. Nel percorso potrebbe infatti tornare una tappa con il pavè, assente nelle ultime due edizioni, ma anche una frazione con le strade sterrate della classica Tro Bro Leon.

Più Pirenei e due arrivi in salita storici

Rispetto a quello visto nelle ultime settimane, il percorso del Tour 2018 dovrebbe essere più tradizionale. Invece dello sparpagliamento delle difficoltà tra tutte le catene montuose di Francia, si dovrebbe tornare ad una più classica suddivisione tra Alpi e Pirenei, con l’aggiunta di un mostro sacro come il Mont Ventoux.

Una delle montagne storiche del prossimo Tour de France dovrebbe essere l’Alpe d’Huez, una delle salite più battute dal Tour negli ultimi 40 anni. L’ultima volta dell’Alpe d’Huez è stata nel 2015 con la vittoria di Thibaut Pinot e la mezza crisi di Chris Froome che perse più di un minuto da Nairo Quintana, riuscendo comunque a salvare la sua maglia gialla.

Poi appunto il Mont Ventoux, al ritorno dopo la tragicomica esperienza della scorsa stagione con il clamoroso incidente che costrinse Froome a correre a piedi. La corsa dovrebbe poi rimanere sui Pirenei per ben quattro giorni, con uno sconfinamento in Spagna e il ritorno sul leggendario Tourmalet. E' già ufficiale anche la partenza del Tour 2019, che sarà da Bruxelles, mentre più a lungo termine c'è una candidatura che arriva addirittura dalla Norvegia, come segnalato dal sito del paese scandinavo procycling.no.