Jan Bakelants sta lentamente recuperando dal terribile incidente occorsogli durante il Giro di Lombardia. Il corridore belga era finito fuori strada nella discesa affrontata dopo lo scollinamento del Muro di Sormano, nella stessa curva in cui era caduto anche il connazionale Laurens de Plus. Bakelants ha riportato numerose fratture e non ha ancora la certezza di poter tornare a correre anche se la situazione si sta evolvendo in maniera positiva.

Ad un paio di settimane da quella drammatica giornata Bakelants ha rivelato alcuni particolari inquietanti sui concitati momenti dell’incidente.

Bakelants: ‘Il ciclismo non è più la priorità’

Il Giro di Lombardia vinto un paio di settimane fa da Vincenzo Nibali ha lasciato un segno profondo sul fisico e sul morale di Jan Bakelants. Il corridore della AG2R era stato protagonista di una bruttissima caduta, finendo oltre il guardrail in un’insidiosa curva della discesa che dal Muro di Sormano portava i corridori verso Nesso. Bakelants ne è uscito con la frattura di sette costole e di quattro vertebre, di cui una anche spostata.

Il trentenne belga dovrà attendere ancora un mese per sapere quale potrà essere il suo futuro nel Ciclismo. “Faremo nuovi esami e mi diranno se tutte le vertebre sono a posto” ha raccontato Bakelants in un’intervista alla tv belga Sporza. ‘I medici sono fiduciosi ma non possono darmi delle garanzie al 100%” ha continuato il corridore, che però dopo questo terribile incidente sta vivendo la possibilità di dover smettere di correre con una certa serenità. “Questa non è più la mia priorità, lo sono la mia compagna e mio figlio” ha ammesso Bakelants.

‘Una moto sulle gambe’

Il corridore belga ha poi svelato alcuni particolari dell’incidente quanto mai inquietanti. Il recupero dopo il volo oltre il guardrail si è rivelato molto difficoltoso a causa della morfologia del terreno, ma Bakelants si è lamentato in maniera decisa i soccorritori e il loro operato.

“Non erano le condizioni miglior per lavorare, ma non hanno fatto con delicatezza e si sa che con un infortunio alla schiena ogni movimento può essere fatale” ha accusato il corridore belga, che ha poi rivelato un episodio particolarmente grave avvenuto quando ormai era stato riportato in barella sulla sede stradale. “Mi sarebbe potuta andare ancora peggio, infatti quando mi hanno riportato sulla strada una moto mi è passata addosso. Il pilota della moto pensava di averla fermata, invece è partita a dritto e mi è passata sulle gambe” ha raccontato il corridore belga. “Penso sia allucinante che in una corsa World Tour succeda una cosa del genere e nessuno mi ha chiesto scusa”, ha accusato Bakelants.