Da favorito, con un attacco diretto e atteso sulla salita di Civiglio: Vincenzo Nibali ha conquistato così, nella maniera più piena, la sua seconda vittoria nel Giro di Lombardia. La corsa si è scremata sul Muro di Sormano per poi decidersi negli ultimi 20 km. Nibali è partito all’attacco nel tratto finale della salita di Civiglio raggiungendo Thibaut Pinot che poi non ha tenuto il passo nella successiva discesa. Alaphilippe ha tentato una tardiva rimonta cogliendo comunque un bel secondo posto, con Moscon al terzo.

Giro di Lombardia, salite e brividi

La grande classica di chiusura della stagione del Ciclismo, il Giro di Lombardia, ha regalato un grande spettacolo in una giornata più primaverile che autunnale. Dopo una sequenza di scatti iniziali si è formata la classica fuga da lontano con Ballerini, Van Rensburg, Rota, Le Turnier, De Negri, Hofstede. Il gruppo ha lasciato una decina di minuti, poi le squadre dei favoriti hanno cominciato a ridurre il gap. Sul Ghisallo il solo Le Turnier è rimasto al comando, raggiunto poi dal contrattacco di Cherel e De Plus. Le terribili pendenze del Muro di Sormano hanno dato la prima vera svolta alla corsa, con Cherel che ha staccato gli altri fuggitivi ma soprattutto il gruppo che spinto da Visconti si è ridotto a circa 30 corridori, con Nibali e gli altri favoriti a marcarsi nelle prime posizioni.

La tecnica discesa ha poi regalato brividi per la caduta di De Plus che è volato oltre il guardrail, ma per fortuna senza conseguenze così gravi.

Nibali, un finale da campione

La Quickstep ha poi cercato di avvantaggiarsi della propria superiorità numerica facendo muovere Gilbert insieme a De Marchi e Bilbao.

Nibali, rimasto con il solo Visconti, ha trovato la collaborazione di Pinot e dei suoi gregari e così all’inizio della salita di Civiglio la situazione si è ricompattata con una trentina di corridori pronti a giocarsi la vittoria. La dura salita è stata un susseguirsi di attacchi, con una bella sparata di Gianni Moscon ed anche Nairo Quintana che è parso piuttosto brillante.

Thibaut Pinot ha cercato poi con grande insistenza di scrollarsi tutti di dosso guadagnando qualche decina di metri finchè Vincenzo Nibali è partito dimostrando subito di avere una marcia in più. Il siciliano e il francese hanno scollinato assieme e nella successiva e tecnica discesa il divario di abilità tra i due è emerso in maniera netta. Pinot è rimasto irrimediabilmente staccato, mentre Uran ha cercato di recuperare finendo però per rimbalzare indietro.

Nell’ascesa finale verso San Fermo della Battaglia Nibali ha arrotondato il vantaggio pedalando sul velluto. Pinot è invece andato in affanno ed è stato raggiunto dal gruppetto inseguitore ormai ridotto ad una decina di corridori.

Alaphilippe ha cercato un ultimo disperato tentativo di riaprire la corsa, ormai nelle mani di Nibali che ha avuto il tempo di fare passerella e festeggiare il suo secondo successo al Giro di Lombardia. Per Alaphilippe comunque un bel secondo posto, mentre Moscon ha battuto in volata Pinot, Pozzovivo e Aru per il terzo posto.