La recente positività di Chris Froome al salbutamolo ha addensato ancora di più i dubbi e le antipatie attorno al Team Sky. Da prima della classe e in virtù di certi atteggiamenti un po' snob la squadra britannica non è certo tra le più simpatiche del Ciclismo professionistico. Al Team Sky ha mandato qualche frecciata anche Vincenzo Nibali. In un’intervista alla Gazzetta dello Sport, il capitano del Team Bahrain ha parlato di un lontano approccio con la Sky e del rapporto non semplice tra la squadra britannica e il resto del gruppo.

Nibali: ‘Ero vicino alla Sky’

Dalle pagine della Gazzetta dello Sport Vincenzo Nibali ha ricordato un episodio risalente alla prima parte della sua carriera, quando il Team Sky era appena entrato nel mondo del grande ciclismo e lui era un giovane campione pronto a guidare una squadra ambiziosa. Il corridore siciliano ha ammesso che in quegli anni ormai lontani ci fu un contatto con la Sky, che però non si andò a concretizzare con l'ingaggio. “Mi ero molto avvicinato al gruppo Sky, ma poi non sono più stato cercato e loro si sono affermati con Wiggins e Froome” ha ricordato Nibali, che ha trovato poi una strada vincente con la Astana e non ha avuto quindi motivo di avere rammarichi per quel mancato approdo in Sky.

“Non rimpiango quella decisione di qualche anno fa” ha ribadito Nibali, che forse nel team britannico e nei suoi schemi rigidi non avrebbe trovato l'ambiente più adatto a lui per arrivare al top.

‘Sky altezzosa’

Il campione siciliano ha parlato poi di come viene vista la Sky in mezzo al gruppo. Certi comportamenti e quei modi di fare un po’ snob e lontani dall’aria popolare che è uno dei tratti più caratteristici del ciclismo non hanno certo suscitato grandi apprezzamenti verso lo squadrone britannico, né tra gli appassionati, né tra gli avversari.

“Non è antipatia, è il loro modo di fare che può dare fastidio. È un po’ altezzoso: noi siamo forti, gli altri non sono nessuno” ha dichiarato Nibali a proposito degli atteggiamenti della Sky. “Questo si percepisce, poi se lo dico io magari fa più rumore” ha aggiunto il campione siciliano, che poi ha parlato nuovamente anche del caso Froome e della sua positività al salbutamolo, stavolta mantenendosi in una posizione politicamente corretta. “Potremmo parlarne per una giornata intera, posso dire solo che spero si risolva tutto al meglio” ha concluso il capitano del Team Bahrain Merida.