Sfuma il sogno di Marco Cecchinato al torneo di Parigi. Sulla terra rossa del Roland Garros, il tennista siciliano si ferma in semifinale, superato in tre set dall'austriaco Dominic Thiem: 7-5, 7-6 e 6-1. Il secondo finalista è Rafael Nadal. Numero 1 al mondo vittorioso 6-4, 6-1 e 6-2 sull'argentino Juan Martin Del Potro, in oltre due ore di gioco. La finale tra Nadal, a caccia dell'undicesima affermazione nello Slam parigino, e Thiem si giocherà domenica.

Thiem è l'unico ad aver battuto lo spagnolo sulla terra battuta, due volte, l'anno scorso a Roma e successivamente a Madrid.

Delusione e applausi

Visibilmente deluso Cecchinato, dopo che il pubblico del Chatrier lo aveva sostenuto con passione contro un top ten. Applausi che difficilmente dimenticherà. Rammarico comprensibile per la fine di un'avventura che aveva appassionato l'Italia intera, da Bolzano a Lampedusa. In molti erano arrivati anche da Palermo, la città di Cecchinato. A loro avrebbe voluto regalare l'ennesimo trionfo, un'impresa da consegnare alla storia di questa competizione e non solo.

Dopo emozioni così intense, ora il meritato riposo per Cecchinato, che successivamente sarà chiamato a lavorare duro per preparare e affrontare gli altri impegni della stagione.

Paragonato a Guga Kuerten

Cecchinato torna a casa con la consapevolezza d'aver fatto tanto, andando oltre ogni più rosea aspettativa, centrando un obiettivo prestigioso - quello di essere tra i migliori - che coltivava fin da piccolo. Durante il Rolland Garros, Cecchnato era riuscito a mettere in fila fior di atleti, eliminando Carreno Busta, Goffin e Djokovic. Un crescendo straordinario di successi. I francesi lo hanno paragonato a Guga Kuerten, che da sconosciuto nel 1997 fece meglio di tutti all'ombra della Torre Eiffel.

Cecchinato ha scalato la classifica, passando dal numero 72 al 27 del ranking. Un risultato eccellente. Cosa c'è adesso all'orizzonte? La preparazione di Wimbledon, poi Umago e Amburgo sulla sabbia e, più avanti, gli "Usa Open". Anche su quella superficie, Cecchinato sa di poter dire la propria, con l'autorevolezza del campione.

Roland Garros, storia e vittorie

La prima edizione dell'Open di Francia, noto anche come Roland Garros, risale al 1891. Fino al 1924 era riservato ai soli tennisti francesi o, comunque, iscritti a un club transalpino. Nel 1901, per la prima edizione del ventesimo secolo, Andre Vacherot s'impose su Paul Lebréton, che non riuscì ad aggiudicarsi il titolo nella sua terza finale.

Dal 1925 l'evento è aperto a tutti. Le partite si disputano al meglio dei cinque set per gli uomini e dei tre per le donne. L'Open di Francia si distingue per la particolarità della superficie dei campi, con rimbalzi più alti rispetto ai campi in erba, cemento e sintetico. Nella classifica delle vittorie, emerge Rafael Nadal 10; a seguire Björn Borg 6; Henri Cochet 4; René Lacoste, Mats Wilander, Ivan Lendl, Gustavo Kuerten 3. Fra le donne, primato di Chris Evert 7; Steffi Graf 6; Margaret Smith Court 5; Helen Wills Moody e Justine Henin 4; Hilde Sperling, Arantxa Sánchez Vicario, Monica Seles, Serena Williams 3.

I confronti più appassionanti

Tra le finali più belle ed entusiasmanti giocate a Parigi - dagli anni '90 ad oggi - si ricordano le vittorie di Ivan Lendl nell'84 su John McEnroe, 7-5 al quinto set; la grande impresa di Michael Chang su Stefan Edberg nell'89 pure al quinto set; le due vittorie consecutive di Jim Courier nel '91 e nel '92, la prima contro Andrè Agassi in una finale indimenticabile al quinto set e la vittoria di Sergi Bruguera nel '93 contro Courier, nuovamente al quinto set.