Il caos dell’Alpe d’Huez, con la caduta di Nibali, una parte del pubblico troppo esuberante, i fischi e qualche spintone a Froome, hanno rinfocolato il clima di tensione tra l’organizzazione del Tour de France e la Sky. La tappa di ieri della corsa francese ha vissuto momenti di follia sulla salita finale, un caos del quale ha fatto le spese Vincenzo Nibali, costretto a ritirarsi con una vertebra fratturata, ma in cui tanti altri episodi hanno sfiorato l’incidente.

Stamani alla ripartenza per la tappa numero tredici il direttore del Tour de France Christian Prudhomme ha scaricato la colpa di quanto accaduto su una parte del pubblico, ma contemporaneamente Chris Froome ha addossato la responsabilità all’organizzazione.

Prudhomme: ‘Rispetto per i corridori’

Dopo la tensione e il caos vissuti ieri sull’Alpe d’Huez tra fumogeni, spettatori fuori dalle transenne, spintoni e cadute, il direttore del Tour de France Christian Prudhomme è intervenuto con una dichiarazione all’Agence France Presse. Prudhomme ha parlato delle intemperanze del pubblico, ha chiesto maggior attenzione e rispetto per i corridori, ma non ha fatto nessuna autocritica per come è stata gestita la corsa a livello organizzativo.

“I corridori del Tour de France devono essere rispettati, ho sentito i fischi sull’Alpe d’Huez proprio come in Vandea. Sul ciglio della strada c’è stata calma negli ultimi dieci giorni, con pochi sismi striscioni anti Sky o anti Froome. All’improvviso ne abbiamo visti molti di più. Tutto quello che posso fare è rinnovare un appello alla calma, al buon senso e alla serenità nei confronti dei corridori del Tour” ha dichiarato Prudhomme.

“Alcuni spettatori hanno solo il desiderio di apparire in tv e fare un selfie. Non vogliamo vederlo di nuovo” ha continuato il direttore del Tour de France, che ha stigmatizzato l’uso dei fumogeni. “Questo non appartiene alle corse di Ciclismo, rendono l’aria nociva e accecano, non hanno senso.

La stragrande maggioranza degli spettatori sulla strada sono ben intenzionati, ma ieri nella seconda parte della scalata il pubblico è stato un po’ spericolato” ha concluso Prudhomme.

Froome: ‘L’organizzazione deve proteggere i corridori’

Sui fatti dell’Alpe d’Huez è intervenuto stamani alla ripartenza da Bourg d’Oisans anche Chris Froome, che ieri è stato spintonato e fischiato da alcuni spettatori durante la salita finale. Il capitano della Sky ha fornito una visione diametralmente opposta a quella del direttore del Tour, chiamando apertamente in causa l’organizzazione per quanto accaduto. “Durante la corsa è responsabilità degli organizzatori proteggere i corridori” ha dichiarato Froome a France Television prima di prendere il via della tappa. “Quando c’è gente che ci tocca o che ci spinge questo non è corretto. Non è qualcosa che vuoi vedere” ha aggiunto il vincitore del Giro d’Italia.