Sono state emozioni forti quelle che ha riservato la nona attesissima tappa del Tour de France, quella che affrontava il pavè della Parigi Roubaix. In una giornata di sole e caldo sono state le tantissime cadute a segnare la corsa. A farne le spese è stato soprattutto Richie Porte: il capitano della BMC si è dovuto ritirare dopo pochi chilometri con una frattura alla clavicola. È stata una giornataccia anche per Rigoberto Uran, arrivato in ritardo, mentre Bardet e Landa sono riusciti a salvare una situazione particolarmente complicata ed arrivare in scia agli altri uomini di classifica.

La tappa è andata a John Degenkolb, che ha battuto allo sprint Van Avermaet e Lampaert.

Tour de France, è la tappa delle cadute

Come era facile immaginare le cadute sono state le vere protagoniste della tappa numero nove del Tour de France, con oltre 20 km sul pavè della Roubaix. In un contesto tecnico davvero anomalo, con tanti corridori poco portati a questo genere di terreno, le cadute e gli incidenti si sono susseguiti senza sosta. Già nei primi chilometri si è registrata l’uscita di scena di Richie Porte, uno dei pretendenti alla maglia gialla finale.

Il capitano della BMC è caduto ed è stato costretto al ritiro con una frattura della clavicola.

Davanti si è formato un gruppetto di attaccanti con Thomas De Gendt (Lotto-Soudal), Antwan Tolhoek (LottoNL-Jumbo), Omar Fraile (Astana), Damien Gaudin e Jérôme Cousin (Direct Energie), Lilian Calmejane (Direct Energie), Nicolas Edet (Cofidis), Chad Haga (Sunweb), Reinardt Janse van Rensburg (Dimension Data) e Olivier Le Gac (Groupama-FDJ).

Già a più di sessanta chilometri dall’arrivo una maxicaduta sul pavè ha spezzato il gruppo in più parti, ed anche Vincenzo Nibali (Team Bahrain Merida) è stato costretto ad inseguire per riportarsi sul primo troncone tirato dagli Sky. La situazione si è ricomposta, e Nibali ha recuperato le prime posizioni del gruppo correndo in maniera attenta ma senza poter attaccare.

Uran è il grande sconfitto

Gli Sky, presenti in massa davanti al gruppo, sono stati rallentati da una scivolata di Moscon che ha coinvolto anche Froome. La squadra britannica ha però recuperato riportandosi davanti, mentre la corsa di Romain Bardet (AG2R) è diventata un calvario a causa delle continue forature.

Anche Landa (Movistar) è rimasto attardato per una brutta caduta, così come Rigoberto Uran (Education First). Gli ultimi reduci della fuga iniziale, Gaudin e Van Rensburg, sono stati raggiunti ed una quindicina di chilometri dall’arrivo sono entrati in azione i grandi specialisti del pavè.

Sul tratto più difficile, Champins en Pevele, la Quickstep ha forzato l’andatura con Lampaert, e con il campione belga sono rimasti solo John Degenkolb (Trek Segafredo) e la maglia gialla Greg Van Avermaet (BMC).

Sagan si è fatto sorprendere e il trio al comando ha guadagnato rapidamente terreno, con gli uomini di classifica ormai paghi di aver superato senza danni la corsa. Così la tappa si è decisa in favore del terzetto al comando: Degenkolb ha preso la volata in testa, con grande sicurezza, e non ha lasciato scampo a Van Avermaet e Lampaert. Per il tedesco è il primo successo di spessore dopo il grave incidente di due anni e mezzo fa, quando fu investito da una macchina in allenamento.

Dal gruppo nel finale sono usciti Gilbert, Sagan, Stuyven e Jungels, con Greipel a vincere la volata per l’ottavo posto a 27’’.

Quasi tutti i big della classifica sono arrivati in questo gruppo di circa 30 corridori, comprendente anche Froome, Nibali, Quintana e Dumoulin, tutti molto bravi nel superare questa temuta tappa. Bardet e Landa, con un finale mozzafiato, sono riusciti ad arrivare in scia, ad appena 7’’ da Froome e compagni, mentre Uran ha lasciato circa un minuto e mezzo. Insieme a Richie Porte è proprio il colombiano il grande sconfitto di questa tappa.

Ecco la classifica dei favoriti

Greg Van Avermaet maglia gialla

Geraint Thomas a 43''

Alejandro Valverde a 1'31''

Jakob Fuglsang a 1'33''

Chris Froome a 1'42''

Adam Yates a 1'42''

Mikel Landa a 1'42''

Vincenzo Nibali a 1'48''

Tom Dumoulin a 2'03''

Romain Bardet a 2'32''

Nairo Quintana a 2'50''

Rigoberto Uran a 2'53''.