Dopo tre volate il Giro di Polonia ha aperto la seconda metà di corsa, quella delle tappe di media montagna in cui sono entrati in scena i corridori di classifica. La quarta tappa con arrivo a Szczyrk non ha regalato particolari emozioni prima della rampa finale. La Sky ha controllato la corsa per tutto il giorno per preparare il terreno alla stoccata finale di Michal Kwiatkowski. Il campione polacco non ha deluso le aspettative, aspettando le sfuriate di Carapaz e Teuns sul muro conclusivo per poi andare a vincere.

Giro di Polonia, tutti dietro al Team Sky

Con la quarta tappa il Giro di Polonia ha cominciato a muovere il percorso. Oggi la corsa proponeva 4 Gpm di prima categoria prima di un ultimo chilometro su un vero e proprio muro degno di una grande classica. Nonostante il percorso mosso la corsa è rimasta bloccata fino al termine per via del lavoro in testa al gruppo del Team Sky, impegnato a tenere cucito il gruppo proprio come ha abituato da diversi anni al Tour de France e in tante altre gare.

Nelle fasi iniziali se ne è andato in fuga un terzetto composto da Tratnik (CCC), Van Lerberghe (Cofidis) e Rutkiewicz (Nazionale polacca).

Più avanti Tratnik è rimasto da solo al comando, mentre dal gruppo sono usciti Preidler (Groupama), Rovny (Rusvelo), Konrad (Bora) e Arcas (Movistar). Il gruppo sempre guidato dagli Sky è però andato a riprendere tutti quanti, con ancora una cinquantina di corridori insieme nel finale di corsa.

Kwiatkowski, colpo di classe

Negli ultimi chilometri c’è stata grande bagarre per prendere il muro finale nelle posizioni di testa del gruppo, poi appena entrati sul tratto di salita Richard Carapaz (Movistar) ha subito attaccato con coraggio.

Il giovane ecuadoregno, rivelazione del Giro d’Italia, ha guadagnato qualche decina di metri, ma il tratto con le pendenze più difficili, sul 15%, si è rivelato troppo lungo. Negli ultimi 300 metri Carapaz si è piantato e Teuns (BMC) è rinvenuto in progressione con Kwiatkowski (Sky) in perfetto controllo.

Il campione polacco ha lasciato fare al belga, poi negli ultimi cento metri ha dato un’ulteriore accelerata lasciandolo sul posto ed andando così a vincere tra il tripudio della sua gente.

Teuns si è tenuto la seconda piazza su George Bennett, Cernetski e i redivivi Dani Moreno e Thibaut Pinot. Fabio Aru, molto atteso, è andato abbastanza bene considerato l’arrivo più adatto a corridori esplosivi. Il capitano della UAE Emirates ha concluso al 12° posto a 6’’, stesso distacco di Gasparotto e Formolo.

Kwiatkowski ha anche conquistato la leadership della classifica generale con 8’’ su Teuns e 10’’ su Bennett.