L’episodio più discusso e controverso della stagione scorsa di Ciclismo, l’incidente a Vincenzo Nibali al Tour de France, non è ancora andato in archivio. Quell’assurda caduta provocata da uno spettatore costò al campione siciliano il ritiro dalla corsa francese e un brutto infortunio che di fatto condizionò tutto il resto dell’annata. La questione non è ancora chiusa e nei giorni scorsi l’organizzazione del Tour si è fatta avanti con una lettera in cui ha sottolineato tutte le misure di sicurezza che aveva messo in atto per quella tappa sull’Alpe d’Huez.
Nibali: ‘C’erano solo quattro poliziotti’
Le immagini di Nibali a terra, dopo l’incidente sull’Alpe d’Huez al Tour de France, continuano a far discutere. Il capitano del Team Bahrain Merida cadde rimanendo impigliato nella cinghia di una macchina fotografica di uno spettatore, in un punto particolarmente caotico tra fumogeni e persone troppo esuberanti. L’incidente gli costò la frattura di una vertebra, il ritiro e un difficile recupero per salvare il finale di stagione. La squadra, penalizzata dall’abbandono del suo leader nella corsa più importante della stagione, annunciò la possibilità di una richiesta di risarcimento danni all’organizzazione del Tour, ed anche per questo nei giorni scorsi dalla Francia è arrivata a Nibali e al team una lettera.
ASO, la società del Tour de France, ha scritto al campione per elencare tutte le misure di sicurezza che aveva predisposto per quella tappa in cui si verificò l’incidente. Nibali e il Team Bahrain non hanno apprezzato molto l’iniziativa dei francesi, come lui stesso ha dichiarato in un’intervista alla Gazzetta dello sport concessa alla vigilia del debutto stagionale dell’UAE Tour.
“Ho visto la lettera inviata dal Tour. E’ sembrato un po’ come dire, ci laviamo le mani, secondo me” ha raccontato Nibali stigmatizzando il comportamento degli organizzatori del Tour. Il vincitore della Sanremo ha poi parlato dei fatti emersi dalle indagini della gendarmeria francese: “A quanto evidenziato dalla polizia c’erano solo quattro poliziotti contro una grande folla.
Non lo dico io, lo dicono le immagini che ci sono, i video estrapolati dalla gendarmeria. E in quel tratto mancavano le transenne, i poliziotti sono andati più su per rimuoverle da un’altra zona e metterle lì” ha aggiunto Nibali.
‘Combattere per una grande corsa’
Il campione del Team Bahrain ha parlato anche del debutto stagionale all’UAE Tour e dell’avvicinarsi della parte più importante della stagione, quella che lo vedrà impegnato al Giro d’Italia e al Tour de France. “Voglio combattere per un grande successo, per una grande corsa” ha spiegato Nibali, che però ha messo le mani avanti per quanto riguarda le possibilità di vittoria in questa prima uscita stagionale.
Il corridore siciliano arriva infatti da un lungo periodo di allenamenti in altura e potrebbe aver bisogno di un po’ di tempo per arrivare al top della condizione.
“Manca la parte finale del’allenamento, gli sforzi aggressivi, quei 20 – 30 secondi in salita con il classico fuori soglia. E il ritmo della gara. Però vediamo” ha commentato Nibali, che intanto ha avuto delle ottime risposte dalla cronosquadre iniziale, in cui il Team Bahrain Merida ha chiuso al terzo posto mostrando una decisa crescita rispetto ad un anno fa. Dopo la corsa degli Emirati il vincitore della Sanremo continuerà la sua stagione partecipando alla Strade Bianche e alla Tirreno Adriatico, prima di presentarsi al via della Classicissima di Primavera con il dorsale numero 1.