Nottata ricca di novità in Nba quella del 27 febbraio, con 11 partite giocate e quasi tutte le big in campo. Sul parquet c'erano entrambe le leader delle due Conference, Golden State e Milwaukee, tornavano inoltre in campo i Lakers, i Celtics e gli Spurs, tre franchigie storiche in un momento difficile e in cerca di riscatto.

Warriors sconfitti a Miami per un punto: decide Wade sulla sirena

Il rientro di Goran Dragic ha permesso agli Heat di tenere testa ai campioni in carica per giocare una partita punto a punto. La point-guard slovena mette a referto 25 punti nei primi due quarti, trascinando Miami nella grande impresa. Decisivi il contributo di Adebayo e naturalmente di Dwayne Wade, che segna la tripla decisiva all'ultimo secondo, dopo un errore fatale di Kevin Durant dalla lunetta. Proprio Durant, nonostante i 29 finali, fa 3 su 12 da tre, come anche uno Stephen Curry non troppo in serata fa segnare sul tabellino un insolito 4 su 14 da tre.

Meglio Klay Thompson che con percentuali più convincenti porta a casa 36 punti. Stop per Golden State e ottime prospettive per il finale di stagione per Miami che ha ritrovato Dragic.

Lakers e Spurs si riprendono, proprio quando perdono T-Wolves e Kings

La corsa ai Playoff nella Western Conference è apertissima, con i Lakers e gli Spurs che interrompono le rispettive serie negative. I californiani si impongono a New Orleans proprio contro il tanto desiderato Anthony Davis: LeBron e Rajon Rondo fanno valere l'esperienza e combinano in due 26 assist, permettendo a Ingram e Kuzma di realizzare con efficienza per il 125 a 119 finale. I texani tornano a vincere a Detroit: la palla riprende a girare rapida per la gioia di coach Popovich e anche sotto canestro Aldridge e Poeltl lavorano bene - anche DeRozan totalizza 13 rimbalzi significativi.

Il rodeo trip sembra ora meno stressante. Ora per l'ottavo posto a ovest lottano Lakers, Spurs, Kings e Timberwolves. Queste ultime due si stoppano: Sacramento impegnata a Milwaukee per un match difficilissimo affrontato perfettamente ma perso per un solo punto. Serata magica per Buddy Hield e Bogdanovic, ma decidono la tripla doppia di Bladsoe e una discutibile forzatura di DeAron Fox all'ultimo possesso che finisce per protrarre il match all'overtime. 141 a 140 finale. Minnesota perde invece ad Atlanta nonostante il rientro di Karl-Anthony Towns (per lui 37 punti e 18 rimbalzi), Hawks più efficienti con i soliti Trae Young e John Collins, da sommarsi all'esperienza di un Vince Carter da 17 punti e i 16 rimbalzi di DeAndre Bembry.

Si fermano ancora i Celtics, Chicago risale, Harden ancora 30 punti

Continua la serie negativa invece per i Celtics, che impegnati in un match difficilissimo contro i Portland Trail Blazers non sono riusciti a compiere la grande impresa. Damian Lillard si aggiudica il confronto tra playmaker contro Kyrie Irving, 97 a 92 finale. I Bulls di misura espugnano Memphis con Lauri Markkanen che la doppia doppia ce l'ha ormai di media. 30 per Zach Lavine e 20 per Otto Porter, 109 a 107 finale. Vincono anche i Rockets a Charlotte con James Harden che continua a giocare sopra ai 30 punti di media: sarà lui l'mvp della regular season?

Vittorie per Dallas, Utah, Washington

Tra le altre tre partite della notte, vittoria importante dei Dallas Mavericks in uno scontro difficile contro gli Indiana Pacers.

Decisivo il rientro di Luka Doncic che mette a referto 26 punti, 10 rimbalzi e un altro passo verso il titolo di rookie dell'anno. Minuti in più anche per Nowitzki che risponde bene. Vincono anche i Wizards contro i Brooklyn Nets, con Bradley Beal più in serata rispetto a D'Angelo Russell. Utah Jazz, infine, supera i Clippers del Gallo (che porta a casa 18 punti e 5 rimbalzi), scombinando ulteriormente la classifica della Western Conference nella zona bassa dei Playoff.