Ancora un grande rischio per colpa di una Moto durante una gara di Ciclismo. Durante la Freccia del Brabante femminile, la 21enne campionessa di Germania Liane Lippert ha scongiurato per un soffio un grave incidente. L’atleta della Sunweb stava scattando in testa al gruppo in un tratto di salita quando una moto del seguito ha rischiato di travolgerla con una manovra sconsiderata.

La Lippert per fortuna ha avuto la prontezza di evitare l’impatto, ma questo episodio rafforza ancora la tesi di chi sostiene che in corsa ci siano troppe moto e a volte anche in mano a persone non sufficientemente esperte e addestrate.

Lippert, la salvezza sul marciapiede

Liane Lippert se l’è vista davvero brutta ieri nelle fasi iniziali della Freccia del Brabante riservata alle donne. La classica belga era iniziata da appena una ventina di chilometri e il gruppo stava per affrontare la salita di Lotsestraat quando la Lippert, 21enne del Team Sunweb, è partita all’attacco guadagnando qualche decina di metri sulle avversarie.

Improvvisamente la ragazza tedesca si è però vista arrivare addosso una moto del seguito della corsa che ha tagliato la strada da sinistra a destra con una manovra apparentemente senza senso.

Per fortuna la Lippert è stata molto reattiva e, nonostante lo spavento e l’urlo che ha lanciato, è riuscita a saltare sul marciapiede e scongiurare l’impatto. La corsa è poi proseguita normalmente e la ciclista tedesca è riuscita a concludere in 13° posizione. A vincere è stata la belga Sofie De Vuyst davanti alla Campionessa d’Italia Marta Cavalli e all’americana Coryn Rivera.

Troppi incidenti con le moto

Quello che si è sfiorato alla Freccia del Brabante sarebbe stato l’ennesimo incidente causato da una moto durante una corsa di ciclismo.

Tra i più gravi ricordiamo quello che portò alla morte di Antoine Demoitiè durante la Gand Wevelgem del 2016, e quello che mandò in coma Stig Broeckx al Giro del Belgio sempre nella stessa stagione. Broeckx per fortuna è riuscito a salvarsi e sta procedendo su un lungo percorso di riabilitazione.

Il dibattito sul numero delle moto che seguono le corse e la loro pericolosità resta aperto e acceso. In molte situazioni gli incidenti sono scaturiti dal troppo traffico di moto e auto che si crea attorno ai corridori, tra ammiraglie, commissari, giornalisti e fotografi. Nel caso specifico di Liane Lippert invece l’episodio è avvenuto in un contesto tranquillo e sembra essere imputabile più all’esperienza e alle capacità del pilota della moto. Più volte è stato sottolineato come in Belgio la licenza per poter guidare le moto che seguono le corse di ciclismo verrebbe rilasciata con troppa facilità e questa sembra l’ennesima conferma.