Tutto come da copione a Las Vegas dove Tyson Fury ha celebrato il suo ritorno sul ring, sei mesi dopo il match mondiale pareggiato con Deontay Wilder, battendo per TKO alla seconda ripresa un modesto Tom Schwarz. In una delle sue tante 'chiacchierate' nel corso della settimana che ha preceduto il match, il britannico aveva promesso che in pochi secondi avrebbe saputo cosa fare del suo avversario.
Ha scelto la fine veloce, senza tirarla per le lunghe, anche perché troppi pianeti pugilistici dividevano i due contendenti e questo ragazzone tedesco non era certamente in grado di impensierirlo. Dunque nessuna sorpresa alla MGM Arena, nessun risultato clamoroso come quello che ha caratterizzato il recente mondiale dei pesi massimi tra Anthony Joshua e Andy Ruiz, con il successo di quest'ultimo.
Fury come Apollo Creed
Si parte, grande spettacolo a Las Vegas in una notte di boxe che ha visto, tra i vari combattimenti, anche il successo prima del limite del nostro Guido Vianello. Schwarz è il primo a salire sul quadrato e lo fa sulle note di 'One Love' di Bob Marley.
Poi tocca a Fury ed il suo ingresso è cinematografico nel vero senso della parola. Avanza lentamente nel tunnel in veste completamente nera che poi toglie, mostrando i calzoncini ed il cilindro in stile 'Zio Sam', look reso celebre da Apollo Creed nella saga di Rocky: Tyson è uno showman consumato e sa bene che sul ring sarà lui il protagonista.
Un buon allenamento
Il combattimento inizia e Fury sembra l'atleta in gran spolvero ammirato nell'ultimo confronto a Los Angeles, solo che stavolta non c'è Wilder davanti a lui, ma soltanto Schwarz. Inizia a pizzicare il tedesco che tenta di reagire, ma il gioco di gambe e l'abilità di schivare i colpi sono il terreno preferito su cui si muove l'ex campione mondiale dei pesi massimi.
Il buon Tom non lo prende quasi mai, Fury entra spesso nella sua guardia e lascia presagire un combattimento certamente alla sua portata, fin troppo. Se il primo round è stato facile, il secondo è quello in cui chiude definitivamente i conti. Non sarà dotato della potenza devastante di Wilder, ma quelli che piovono sul malcapitato Schwarz sono colpi che vanno a segno e fanno male: in particolare un montante che coglie il tedesco in pieno volto e lo fa quasi sobbalzare. Schwarz a quel punto prova a legare, ma il Gypsy King è una vera anguilla, gli sfugge e prosegue incessantemente a punzecchiarlo con il jab mentre l'avversario perde sangue dal naso per il colpo subito pochi istanti prima. Fury danza, lo scruta, abbassa la guardia e sorride quasi a provocarlo, poi colpisce e schiva, fino a quando piazza una rapida combinazione che fa crollare Schwarz sulle ginocchia.
Parte il conteggio, il giovane pugile scuote la testa, ma si rialza. Fury a quel punto smette con i balletti ed inizia a tempestarlo di colpi, lo chiude all'angolo e costringe l'arbitro ad interrompere il combattimento.
Match decisamente scontato dall'inizio alla fine che non aggiunge (o toglie) nulla alla carriera ed alla fama del britannico, anche se avrà certamente contribuito a far crescere il suo conto in banca. La gente lo vuole rivedere contro Deontay Wilder, speriamo di essere accontentati presto.